Lamezia Terme - C’è una parte di storia della città lametina che ancora rimane avvolta nel mistero: una storia quasi dimenticata, rimasta nell’ombra, una storia amara. È quella dei delitti insoluti, degli scomparsi, delle morti bianche, ma c’è anche quella dei sequestri di persona.
E proprio di un sequestro, sul quale ancora si aspetta di sapere la verità, abbiamo parlato nel numero 242 de il Lametino, da oggi in edicola: si tratta del rapimento dell’imprenditore florovivaistico Giuseppe Bertolami, avvenuto a Lamezia il 12 ottobre 1983. Da quel giorno, fino all’aprile del 1984 ci furono, da parte dei sequestratori, telefonate, lettere, minacce alla famiglia, richieste di riscatto esorbitanti per poi risolvere tutto in un nulla di fatto. L’imprenditore, che all’epoca aveva 58 anni, non ha fatto più ritorno a casa e le circostanze sulla sua scomparsa, tutt’oggi, rimangono uno dei tanti misteri lametini e la famiglia di Giuseppe Bertolami aspetta ancora di sapere tutta la verità sulla vicenda che nasconde molti coni d’ombra. Oltre alla ricostruzione del sequestro e di tutto ciò che è avvenuto dopo, abbiamo parlato con uno dei due figli di Bertolami, Carmelo, che ci ha raccontato ciò che è accaduto e le sensazioni e il desiderio di sapere dove si trova il corpo di suo padre a 35 anni di distanza.
Spazio poi a due interviste: una ad Antonio Nicaso, giornalista, saggista, scrittore, professore universitario, considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale di criminalità organizzata,con il quale abbiamo avuto di confrontarci su diversi argomenti, cercando di capire proprio l’evoluzione della ‘ndrangheta, considerata una delle più potenti organizzazioni criminali, che conta diramazioni in tutto il mondo.
Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, è il protagonista della seconda intervista: dopo l’ennesima multa della Corte di Giustizia europea all’Italia per inadempienze sul sistema delle acque reflue, ne abbiamo discusso con Falcone al quale abbiamo chiesto qual è la situazione attuale dei reflui in Calabria e le possibili, concrete, soluzioni.
Poi, una inchiesta sull’apicoltura. Dal clima impazzito all’emergenza pesticidi, ci siamo concentrati, oltre che sul quadro nazionale, anche sulla situazione calabrese: l’emergenza nel 2014 quando fu rintracciato il primo caso di Aethina Tumida nel reggino, le grandi varietà di cui la regione è ricca, e in primis il grido d’allarme degli apicoltori locali per un calo netto nelle produzioni in questa annata 2018.
Seguono i commenti sulla situazione politica, le rubriche di storia, le recensioni sui libri, una serie di approfondimenti, commenti, rubriche di cultura, costume e società che da sempre fanno parte del nostro periodico. Buona lettura
© RIPRODUZIONE RISERVATA