L’opera "San Gennaro" dell'artista lametino Mazza collocata nella sede del Comando Forze Operative Sud a Napoli

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Napoli - L’Ordinario Militare per l’Italia S.E. Mons. Santo Marcianò, ha visitato il Comando delle Forze Operative Sud, presso la sede di Palazzo "Salerno" a Napoli. L’Alto Prelato è stato accolto dal Comandante del Forze Operative Sud, Generale di Corpo d'Armata Giuseppenicola Tota, dal Cappellano Militare, Don Roberto Di Giuseppe, e dal Sottufficiale di Corpo, 1° Luogotenente Salvatore Sellitti. 

Nell’occasione è stato benedetto il nuovo monumento ai caduti eretto nel cortile di Palazzo Salerno e l’iconografia in altorilievo di San Gennaro, patrono della città di Napoli, che è stato collocato nei locali di ingresso dello storico Palazzo Salerno, che si affaccia in piazza del Plebiscito. L’opera è stata donata al Comando delle Forze Operative Sud dall’artista lametino Raffaele Mazza, graduato dell’Esercito Italiano in servizio al 2° Reggimento Aves Sirio di Lamezia Terme. Il Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, ripercorrendo i punti più importanti e salienti dell’opera, ha rivolto parole di gratitudine e di stima a Mazza per il suo percorso professionale e artistico.

L’opera “San Gennaro” 

“Realizzata in legno, argilla cotta, resine, vetro, mistura e acrilico, l’opera misura 175x99x15 cm e ha un peso di circa 70 kg. Raffigura appunto l’iconografia in altorilievo di San Gennaro, che afferra con la mano destra il pastorale che impugnò al momento dell’investitura, avvenuta nel III secolo nel rito di ordinazione, a Vescovo di Benevento, ma con un chiaro riferimento in particolar modo ai Napoletani che già dal 472 d.c. in occasione di una violenta eruzione del Vesuvio invocarono la sua protezione, divenendo ufficialmente il Patrono della Città, si rifà quindi alla simbologia evangelica di Gesù ‘Buon Pastore. Sempre con la mano destra indica il numero tre, chiaro riferimento al miracolo, del sangue che avviene tre volte all’anno, nel particolare sfiora lo stemma araldico del Comando Forze Operative Sud (COMFOPSUD) che dal 1° ottobre 2016 in seguito ad un processo di riorganizzazione degli alti comandi della Forza Armata, è dislocato nella sede principale di Palazzo Salerno, in Piazza del Plebiscito a Napoli. Lo stemma araldico viene sfiorato con una benedizione unitamente alla mano destra che lo sorregge come protezione ed affidamento a Dio dei circa 23000 militari e 1400 civili alle sue dipendenze. Lo stemma è suddiviso in tre parti, il primo superiore raffigura la penisola italica, il secondo centrale il gladio, il terzo inferiore la Torre”. 

In una nota si evidenzia che “nella parte bassa il magnifico golfo di Napoli, sovrastato dal Vesuvio che a sua volta è schiacciato da San Gennaro proprio a rievocare la credenza popolare che considera la figura di Gennaro fondamentale nell'arresto dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 1631, in coincidenza di una processione in cui le sue reliquie furono portate in processione ed esposte di fronte al vulcano attivo. Stilizzato nella cornice realizzata a mano con una particolare lavorazione, si evidenzia una croce che ha la caratteristica di catturare la luce per poi illuminarsi al buio donando un effetto “rosso sangue” che unitamente agli occhi che anch’essi con la stessa caratteristica, donano un effetto di colore azzurro, che rappresentano il sangue e la luce”. 

Infine, un sentito ringraziamento è stato rivolto da Raffaele Mazza al Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, per aver accolto l’idea di poter realizzare, un’opera che accumunasse fede, tradizione e protezione, concedendo così il privilegio e l’onore di esporre in permanenza in un Alto Comando della Forza Armata e in un Palazzo emblema di storia antica nel cuore di Napoli. Mazza, inoltre, ringrazia l’azienda “Cotto Cusimano” di Settingiano per aver dato la disponibilità all’utilizzo dei propri forni.

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