Lamezia Terme - Rivela un’attenzione particolare della Diocesi Lametina al mestiere del giornalista la scelta di dedicare una delle celebrazioni della Novena dei SS. Pietro e Paolo agli operatori della comunicazione. Una scelta pienamente coerente con le intenzioni del Papa, citato nell’omelia da don Andrea Latelli, giovane sacerdote attualmente parroco della comunità di San Mazzeo, che ha presieduto l’eucarestia. A concelebrare don Carlo Cittadino, parroco della Cattedrale, che ha introdotto sottolineando la serietà richiesta a chi si occupa di comunicazione perché “fortemente presente nella vita della città, nel bene e nel male, con la responsabilità di portare avanti una linea di giustizia e di pace, senza curarsi dell’opinione della gente ma costruendo il Regno di Dio”. Idea ripresa anche da don Latelli, che si è soffermato sulla chiamata degli apostoli da parte di Cristo come forte esempio di comunicazione, quella del Verbo.
“Gesù è un comunicatore perfetto – ha spiegato – perché dice all’apostolo Andrea “Vieni e vedi”, dunque vieni e stai con me, vedi dove sono e come sono. E il messaggio viene poi comunicato agli altri. Anche la nostra fede, trasfusa in tutto quello che facciamo, si comunica solo andando e vedendo, condividendo una esperienza concreta, non ragionamenti. Perché una comunicazione sia vocata al bene, deve avvenire dentro a un’esperienza, a una relazione. Come faccio a parlare di te se non ti conosco? La vera comunicazione, che avviene nella verità, si fa quindi rischiando in prima persona, non rimanendo soltanto dietro a un computer”. È un invito coraggioso, cui fa seguito quello di guardarsi dai sofismi e dalle manipolazioni, un male evitabile perché “per dire una menzogna io devo conoscere la verità”. La celebrazione, animata dal coro “Rorate Coeli Desuper” diretto dal Maestro Attilio Lorenti, si è conclusa con un ringraziamento agli operatori intervenuti, in particolare ai responsabili dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi Saveria Gigliotti e Salvatore D’Elia che “portano alla comunità la voce del nostro Vescovo”.
Giulia De Sensi
© RIPRODUZIONE RISERVATA