Due mamme in fuga dalla guerra con i loro 8 bimbi arrivate a Pianopoli: "Grazie per la grande umanità"

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Pianopoli - "Un viaggio di 94 ore dall'Ucraina fino a Pianopoli, un lungo e faticoso percorso dalla paura all'accoglienza. E' questa la storia di Ivanna e Olga e dei loro 8 figli. Due donne di origine ucraina giunte nei giorni scorsi nella comunità del paese del Lametino, appena recuperata la serenità necessaria, hanno voluto esprimere un messaggio carico di gratitudine per tutti coloro che in Calabria le hanno accolte e aiutate. Le due mamme: una di nome Ivanna con 6 figli di cui il più grande ha 11 anni ed il più piccolo 1 anno e mezzo e l’altra di nome Olga con 2 figli di 13 e 10 anni, dopo una prima decisione, allo scoppio della guerra, di restare nella propria casa e nel loro paese ed accanto ai rispettivi mariti e papà dei propri figli, hanno deciso di mettere in salvo la propria famiglia e di partire dalla loro piccola città che si chiama Polonne situata nella regione di Khmel’nyts’kyi, Ucraina" è quanto si legge in una nota.

"La mattina del 8 marzo - spiegano - i due nuclei familiari decidono di fuggire e prendono un pullman, percorrono diversi chilometri prima di uscire dall’Ucraina diretti al confine con l’Ungheria dove superano i controlli, attraversano l’Ungheria, la Slovacchia, la Slovenia ed arrivano finalmente in Italia a Trieste. Il viaggio prosegue per Roma e da qui salgono su un altro pullman di Stranges Viaggi & Turismo giunto nella Capitale per portare le due famiglie in Calabria, destinazione Pianopoli, dove arrivano la mattina di sabato 12 marzo alle 7 di mattina. Il dolore, la tristezza, l’amarezza di una guerra che in pochi giorni ha strappato e lacerato le loro vite costringendoli ad abbandonare tutto ciò che avevano di più caro e soprattutto la disperazione di sapere che i loro papà sono rimasti a combattere per difendere la loro terra e la loro patria, hanno lasciato spazio alla consapevolezza di essere giunti in un paese dove tutti hanno dimostrato sensibilità, sostegno ed amicizia".

"Il primo ringraziamento - affermano oggi le due donne - per la grande disponibilità e sensibilità va al sindaco di Pianopoli, Valentina Cuda che si è prodigata in maniera esemplare per attutire il peso del forte impatto psicologico e a tutto lo staff ed i dipendenti del Comune di Pianopoli". Per tutti gli adempimenti buracratici legati alla regolarizzazione temporanea sul territorio italiano, Olga ed Ivanna ringraziano "il Dirigente del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme unitamente a tutti i poliziotti che hanno dimostrato una grande umanità, nello svolgimento del ruolo istituzionale". "La solidarietà ed il sentimento di condivisione del disagio è stata la migliore accoglienza che due mamme in fuga dalla guerra potevano trovare nel Comune di Pianopoli a cominciare dall’Associazione “Senza Nodi” di Nadia Donato che si sta prodigando senza sosta ad organizzare, anche, aiuti alle popolazioni rimaste in Ucraina, da Tonino Stranges che con i suoi autisti hanno dimostrato grande attenzione per i passeggeri soprattutto bambini, affranti dal lunghissimo viaggio e dai Volontari della Croce Rossa Italiana.Senza dimenticare il titolare della Farmacia di Pianopoli e tutte le persone e cittadini che hanno saputo dare con garbo e gentilezza il benvenuto ad Olga ed Ivanna ed i loro figli". "Grazie - aggiungono le due donne - grazie di vero cuore per aver illuminato con il vostro prezioso aiuto la nostra esistenza, in questa immane tragedia che stiamo vivendo con i nostri figli. Vi saremo sempre grati per la vostra sensibilità, umanità, disponibilità e gentilezza".

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