Lamezia Terme - Entra nel vivo la campagna elettorale dopo l'annuncio della candidatura ufficiale di Doris Lo Moro per il centrosinistra. Intanto, sul fronte opposto, torna il rebus che riguarda l'incandidabilità del sindaco uscente, Paolo Mascaro. Il quale al momento non conferma di avere ricevuto alcuna comunicazione, anche se la "questione" in queste ore sta tenendo banco in tutti gli ambienti del centrodestra.
Se da un lato ancora il ministero dell'Interno non si è espresso formalmente sulla questione (che magari riguarderà altri casi simili in Italia), dall'altro da alcune fonti anche autorevoli si apprende che l'attuale primo cittadino per quattro giorni non sarebbe candidabile. Dopo la prima consiliatura, nel secondo mandato Mascaro avrebbe superato i 2 anni e 6 mesi di amministrazione. Fino all'ingresso a tutti gli effetti dei commissari al Comune, il sindaco rimane in carica per il cosiddetto "principio di continuità".
Il nodo sta tutto qua. Mascaro in passato al nostro giornale aveva dichiarato che il caso non lo riguardava perché il suo secondo mandato era inferiore per un giorno ai 2 anni e 6 mesi, evidentemente non tenendo conto appunto del "principio di continuità" che invece allunga il periodo di quattro giorni, nel caso di specie, fino all'effettiva presa in carica della gestione dell'Ente da parte del commissario nominato. Insomma, anche questo motivo, secondo i soliti bene informati, sarebbe alla base della proposta di virare sulla candidatura dell'imprenditore Emanuele Ionà, vice coordinatore regionale di Forza Italia e sostanzialmente in continuità con Mascaro. Proposta che sembra avere il consenso degli altri partner della coalizione. Anche se non tutti. Non sono escluse, infatti, "sorprese" come quelle che potrebbero riguardare alcuni partiti del Centro che starebbero riflettendo sulla nuova situazione creatasi, ovvero "fine corsa" di Mascaro e conseguente proposta Ionà anche se quest'ultimo ancora non avrebbe detto sì.
A.C.
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