Lamezia Terme – “Criticare le attuali condizioni della sanità calabrese è la cosa più ‘semplice’ ed allo stesso tempo più dolorosa, dolorosissima che possa capitare a chi lavora al suo interno dal lontano 1992”. È quanto afferma in una nota Saverio Ferrari, Delegato Provinciale SMI Asp di Cz.
“Siamo di fronte ad un disastro sanitario considerando che il numero dei medici e degli infermieri che vi operano diminuiscono mese dopo mese per cui i servizi che vengono offerti ai calabresi diventano sempre più inefficaci ed inefficienti come si può vedere dalle lunghe, lunghissime liste di attesa nella quasi totalità delle sue specialità, dalle attese estenuanti dei pazienti nelle sale d'aspetto di tutti i PS nonostante l'arrivo di circa 400 medici cubani, dalle ambulanze che arrivano a dare soccorso non rispettando i giusti tempi d'intervento(8 minuti in area urbana e 20 minuti in area extraurbana) e spesso e volentieri senza la presenza a bordo del medico e dalla carenza ormai cronica di medici di famiglia e di continuità assistenziale – prosegue - Un quadro quindi molto fosco, grave che i calabresi subiscono ormai rassegnati nella speranza di non cadere in questo girone dantesco che è diventata la sanità calabrese! Fortunatamente capita, e quindi va sottolineato, di imbattersi in una ‘struttura’ che funziona molto bene grazie all'abnegazione ed alla grande competenza di tre colleghi. Si tratta del team degli attuali istruttori di corsi avanzati per il personale del 118 calabrese di A. Zero, i dottori Maria Mazzitelli ed Oreste Gallo e l'infermiere professionale Sandro Ganzino. Sono tre professionisti impegnati a tenere in queste ed anche nelle prossime settimane corsi utilissimi a tutto il personale del 118 calabrese per dare nonostante ripetiamo la gravissima carenza un servizio qualitativamente migliore ai calabresi”.
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