Dalla Svizzera in Calabria per salvare il figlio di 3 anni, la storia di una famiglia di Lamezia: "Grazie a tutti i medici"

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Lamezia Terme - Dalla Svizzera alla Calabria appesi al filo della speranza nel tentativo di salvare il piccolo Salvatore. I genitori del bimbo di soli tre anni oggi intendono ringraziare i dottori di Lamezia e Catanzaro e raccontare loro storia, di buona sanità: “è giusto rendere note anche le cose belle della nostra regione”.

Nel maggio 2022 la gioia del primo bimbo, Salvatore, per una giovane coppia di lametini, trasferiti in Svizzera per questioni lavorative. La triste vicenda inizia a metà febbraio scorso. “Il mio bambino – racconta Carmela a il Lametino.it – ha accusato un persistente mal di pancia e vomito. In un primo momento abbiamo pensato fosse un semplice virus preso all’asilo. Successivamente lo abbiamo portato dalla pediatra in Svizzera che conferma trattarsi di un virus intestinale. Purtroppo, mal di pancia e vomito non spariscono. Nell’arco di qualche settimana ci siamo recati quattro volte dalla pediatra e una volta al pronto soccorso svizzero. Tutti continuavano a dirci che era un virus passeggero. Io e mio marito, arrivati all’esasperazione e vedendo nostro figlio soffrire abbiamo deciso di portarlo in Calabria per poter essere visitato da una pediatra a Lamezia, la dottoressa Annamaria Nero. Dopo una prima cura ha prescritto immediatamente un’ecografia al pancino. Da qui la diagnosi: un’invaginazione intestinale. Ci dicono di portare immediatamente il bambino al Pugliese di Catanzaro. Arrivati lì, il mio bambino viene affidato alle cure del dottor Giuseppe Stranieri medico chirurgo del reparto pediatrico. Mi dicono che devono intervenire chirurgicamente perché il bambino era gravissimo.  Da qui è emerso che il problema persisteva da minimo 4 settimane e che i medici in Svizzera non avevano diagnosticato. Oggi, grazie a Dio e grazie ai dottori il bambino sta bene. Abbiamo sentito la vicinanza e l’abbraccio di tutta Lamezia che è stata vicino a noi e al bambino e che oggi vogliamo ringraziare”. I genitori sono grati ai medici calabresi per aver salvato il piccolo Salvatore quando ormai avevano perso le speranze: “Oggi siamo qui a raccontare questa storia di buona sanità con il cuore leggero perché tutto è andato bene”.

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