Conflenti - “Anche il Reventino ha ritrovato il suo genius loci, il suo spirito del luogo” così esordisce l’avvocato di professione ma naturalista per passione, Francesco Bevilacqua, nel suo intervento alla presentazione dell'opuscolo “Escursioni a Conflenti” che raccoglie tutte le escursioni che il turista potrà svolgere nel territorio conflentese. A risvegliare “lo spirito dei luoghi”, un gruppo di giovani che, spinti dalla passione per l’escursionismo, hanno iniziato a guardare il proprio territorio ricco di bellezze naturalistiche da un punto di vista diverso e con nuova consapevolezza. Questo lo spirito che li ha portati ad avventurarsi tra i boschi, in controtendenza con i loro coetanei che basano il proprio tempo libero sull’uso sfrenato delle tecnologie. Solo dopo hanno scoperto che quello che loro chiamano escursionismo ad un livello più ampio si chiama Trekking, è nata così anche l’associazione Conflenti Trekking col fine di “sviluppare il turismo - spiega Emanuele Mastroainni presidente dell’associazione - nel territorio conflentese per mezzo di una risorsa che per molto tempo non è stata presa in considerazione, una risorsa che ci è stata consegnata rimanendo intatta nei secoli e che caratterizza il nostro territorio: la natura”.
“I componenti dell’associazione - continua - avevano necessità di dare una logica e avere delle linee guida per delineare i percorsi escursionistici” qui entra in gioco l’avvocato Bevilacqua naturalista ed esperto di escursioni in tutto il territorio calabrese, autore del libro “Il Parco del Reventino” una raccolta di percorsi da eseguire sul Reventino dal quale l’associazione Conflenti Trekking ha estrapolato i percorsi ricadenti nel territorio conflentese e, solo dopo aver percorso ed esplorato ogni percorso, li ha inseriti nel libricino. “L’opuscolo verrà pubblicizzato a 360° e proposto a tutti gli operatori turistici presenti nell’hinterland lametino e oltre, al fine di creare uno sviluppo turistico ed economico che ruota intorno al trekking”, questo uno degli scopi principali dell’associazione che mira ad intrecciare i benefici della natura e la gioia dell’esplorare luoghi suggestivi con lo sviluppo economico di un paese dormiente per risvegliare Conflenti da quella morte culturale che l’ha contaminato partendo proprio dal proprio paesaggio. “Coma topografico - lo chiama Bevilacqua - preferiamo chiuderci nei centri commerciali piuttosto che vivere e scoprire la natura - commenta - pertanto, l’associazione deve rappresentare una clinica del risveglio per l’intero territorio”. “Camminare non è uno sport. È una ricerca” a testimonianza di ciò l’avvocato naturalista ha portato dei souvenir dalle proprie escursioni da mostrare ai presenti all’evento: una mascella di cinghiale, degli aghi di istrice, un “pesa sale”, le corna di un cervo. Il presidente Mastroianni dopo i ringraziamenti, conclude citando Marcel Proust che con una frase racchiude il progetto Conflenti Trekking “l’unico vero viaggio verso la scoperta non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi”.
R.V.
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