Catanzaro - Il Natale è alle porte. Nelle case come nelle vie, si respira la magia e l’atmosfera delle imminenti festività di dicembre. Oggi anche le piattaforme di musica digitale sono state investite da questa magia, grazie ad un altro contributo della tradizione orale calabrese. Così, in questa atmosfera di festa, arriva “Tutti l’angeli lu cantàru” un dono speciale proprio in tempo per Natale: si tratta di un’antica cantata natalizia diffusa nella pre-Sila catanzarese, che esprime la gioia, attraverso il canto, dei pastori e delle creature celesti per la Nascita del Redentore. Uno dei tanti brani che il cantastorie catanzarese Andrea Bressi, canterà anche quest’anno durante gli spettacoli natalizi, in chiese e piazze, riaccendendo ancora i riflettori sul natale della tradizione orale calabrese.
Dopo l’uscita nelle settimane precedenti dei due brani: Che bellu lu gran nomu de Maria e Bombinuzzu picciriddhu picciriddhu – che hanno preso vito nello studio DissonanzePro di Lamezia Terme, annunciamo oggi l’uscita di una melodica cantata pastorale che Andrea, ha appreso a San Pietro Apostolo dalla voce di Antonio Mario Sirianni, grande cultore di tradizioni locali, dall’artigianato alle tradizioni più intime.
Sono molti i canti che mettono in evidenza la gioia degli angeli con il canto per la nascita di Gesù Bambino, che parallelamente alle cantate dei pastori e i suoni delle zampogne in terra, in cielo hanno partecipato a questo lieto evento. E il menestrello catanzarese, ha selezionato alcuni di queste cantate popolare, per cantare parallelamente alle sacre scritture, le vicende della Sacra Famiglia, attraverso i canti, i racconti della tradizione orale calabrese. In questi giorni, affiancato dalla moglie Lucia, dal polistrumentista Daniele Mazza, e da altri musicisti e collaboratori, stanno portando i suoni delle zampogne, le pastorali, le strenne e i racconti dialettali della nascita di Gesù Bambino, negli istituti scolastici oltre che, in chiese e in piazze, riaccendendo i riflettori sul natale della tradizione calabrese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
