Lamezia Terme - "A fronte dell’ennesimo disperato quanto fatiscente appello di Occhiuto mediante il bando pubblicato sul portale della Regione Calabria per l’assunzione di medici per 466 postazioni di guardia medica, 91 postazioni di medico di medicina generale e 148 postazioni 118. siamo costretti come PD lametino a ribadire ancora una volte che si tratta di una ulteriore presa per i fondelli dei calabresi. Quali azioni ha avviato per rendere attrattive queste assunzioni?" è quanto si legge in una nota di Cesare Perri Dipartimento salute del PD di Lamezia.
"Non intendiamo attribuirgli colpe che non sono solo sue ma - precisa - quelle di sottostare alle scelte del governo centrale a favore del privato e delle ‘padanie’. Lui ben sa che gran parte di questi posti allo stato attuale resteranno scoperti. Si tratta di una vera e propria calamità che quotidianamente provoca morti e feriti e rispetto alla quale, con le disponibilità finanziarie attuali e le norme ordinarie non intravvediamo soluzioni. Uno sfascio cosi’ radicale della sanità per la quale, come PD lametino, ci siamo già rivolti al Presidente Occhiuto, invitandolo a chiedere al governo nazionale di decretare per la Calabria lo stato di emergenza sanitaria a con l’attivazione dell’Unità di crisi, di cui al D.M. 27 marzo 2015, con provvedimenti urgenti che prevedano azioni e assunzioni immediate, in deroga alle ordinarie normative fino al blocco del c.d. piano di rientro e ai rimborsi per la mobilità passiva: almeno fin all’effettivo raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza”.
"Ad esempio proprio ieri - informa - un cittadino ha pubblicamente denunciato che al Pronto Soccorso di Lamezia mancano circa 8 medici rispetto al fabbisogno reale, e i turni vengono coperti da soli 3 medici, costretti a turni estenuanti che mettono a rischio la loro salute e la qualità dell’assistenza ai pazienti. In tutta Italia, il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso è stato affrontato con assunzione degli specializzandi che in Calabria non è possibile per i dissidi tra l’Università Magna Graecia e l’ASP. Anche per la prevalenza di posizioni egoistiche di altre regioni, difficilmente una richiesta simile neppure arriverà alla conferenza stato-regioni. Se Occhiuto ne avesse il coraggio (e la dignità) dovrebbe dimettersi almeno come commissario per la impossibilità di garantire un minimo di decoro alla nostra terra, depauperata su tutti i fronti. Sarebbe un segnale".
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