Minore affetta da patologia rarissima, Asp Catanzaro e Dipartimento tutela salute riconoscono provvidenze economiche

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Catanzaro - L’ASP di Catanzaro di concerto col Dipartimento Tutela della Salute e politiche sanitarie della Regione Calabria ha riconosciuto delle provvidenze economiche in favore di una minore affetta da una patologia rarissima: Antrogriposi multipla congenita, la malattia colpisce fin dalla nascita e riguarda tutte le articolazioni. Tale malattia attualmente in Italia non è curabile, il centro specialistico più vicino si trova ad Aschau (Germania) presso il locale Ospedale pediatrico-ortopedico. La Legge Regionale n. 8/1999, fanno sapere in una nota “assume a proprio carico oneri assistenziali connessi ad interventi ed a patologie di particolare importanza, anche non rientranti nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, cui debbono sottoporsi soggetti aventi titolo all’assistenza sanitaria. La Regione Calabria, allo scopo di favorire la fruizione delle prestazioni sanitarie assume in taluni casi specificamente previsti dalla Legge gli oneri inerenti al rimborso delle spese di mantenimento e di viaggio del paziente e dell’eventuale accompagnatore, purché abbiamo un ISEE non superiore a 36.000/00 euro”.

Nel caso della minore protagonista della vicenda - spiegano i legali - non venivano riconosciuti nei confronti di uno o di entrambi i genitori i rimborsi spese per le spese di viaggio ed alberghiere in quanto la malattia non veniva annoverata tra il novero di rimborsabili. A questo punto i genitori si sono rivolti all’avvocato Renato Fusto, coadiuvato dall’avvocato Fabio Michelino Nucifora, il quale attraverso un’istanza in autotutela ha dimostrato come la normativa era in realtà pregiudizievole per la minore protagonista di questa vicenda, in quanto veniva  il principio d’uguaglianza (per la quale la minore veniva discriminata in confronto ad altre persone affette da patologie rare), sia dell’interesse legittimo (che è la pretesa di un privato affinché la Pubblica Amministrazione eserciti un potere pubblico in conformità alla legge, in modo da poter conseguire o conservare un’utilità).

L’avvocato Fusto, ricorrendo anche alla professionalità della traduttrice, dott.ssa Laura Allegro, si è dapprima rivolto all’amministrazione della Clinica Tedesca e successivamente presso l’ASP di Catanzaro, dimostrando che se pur uno strumento valido come la Legge 8 del 1999 riconosce il rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno per gli accompagnatori, lo stesso perimetro della Legge andrebbe allargato da una parte dovendo riconoscere tali prestazioni anche ai nuclei famigliari con reddito Isee superiore a 36.000 euro, e che la percentuale riconosciuta per le spese di viaggio (All’incirca il 30%), andrebbe ampliata, in modo tale da fornire un maggiore supporto alle famiglie non benestanti che hanno al loro interno dei componenti colpite da malattie rare non curabili nella nostra Regione e svolte solo ed esclusivamente all’Estero”.

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