Lamezia, donatrice di midollo salva la vita di un ragazzo: premiata all’ospedale con una targa

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Lamezia Terme - Oggi al Reparto di Medicina Trasfusionale e polo di reclutamento IBMDR del presidio ospedaliero Giovanni Paolo Secondo di Lamezia Terme diretto in presenza del Direttore dottor Domenico Fusto, del dirigente medico Giorgio Palmieri, del presidente regionale ADMO CALABRIA, Antonello Gigliotti nonché CPSI dello stesso centro trasfusionale, si è voluto ringraziare la donatrice Silvia Romano con la consegna di una targa. Il piccolo riconoscimento conferito alla donatrice, da parte dell'intero Registro Regionale dei donatori di midollo della Calabria che ha sede, insieme al centro donatori, presso l'U.O.S.D. Tipizzazione Tissutale del GOM "Bianchi-Melacrino-Morelli" di cui è responsabile la Dr.ssa Marina Francone, "è un gesto di ringraziamento per la sensibilità e la disponibilità alla donazione".

Silvia si è iscritta e ha effettuato una parte del percorso di donazione (fino al primo richiamo) presso il Polo di reclutamento di Lamezia Terme, compiendolo successivamente con il work up e la donazione vera e propria presso il Centro Donatori ed il Centro Prelievi di cellule staminali periferiche a Reggio Calabria il 27 novembre 2023. Il Centro Trasfusionale di Lamezia Terme - ricordano in una nota - tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 11, accoglie i Donatori, erogando servizi come: Raccolta sangue ed emocomponenti; Reclutamento nuovi donatori (idoneità); Polo di reclutamento per donazioni cordone; Polo di reclutamento per tipizzazioni donatori cellule staminali; Ambulatorio terapia anticoagulante; Ambulatorio di ematologia: anemie, policitemie, poliglobulie, disordini del metabolismo del ferro; Richieste trasfusionali per ospedali di Lamezia Terme Soveria Mannelli e Soverato; Gestione emoderivati per urgenze; Gestione dei pazienti emofilici.

È stato un momento molto emozionante per tutti quanti in quanto Silvia ha illustrato il ricordo di tutto il percorso effettuato fino ad arrivare alla donazione stessa, consapevole di aver salvato una vita. Il trapianto di cellule staminali è per molti pazienti onco ematologici o affetti da alcune malattie genetiche rare, l'unica terapia possibile. Ogni anno oltre 1700 pazienti si ammalano ed hanno bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche e solo il 30% di loro trova il suo donatore all'interno del nucleo familiare. La compatibilità genetica che permette il trapianto tra individui non consanguinei si riscontra in 1 soggetto su 100.000: dunque iscriversi al registro IBMDR significa dare la propria disponibilità a offrire una seconda possibilità di vita ad un paziente che, diversamente, non avrebbe molte speranze di guarire. “A Silvia che con il suo dono ha salvato una vita - conclude la nota - va la riconoscenza di tutta la comunità, dei pazienti e di IBMDR”.

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