Viabilità in crisi dopo maltempo, preoccupano i tempi di ripristino della Statale 280

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Lamezia Terme – Secondo le stime dell’Anas, rese pubbliche dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, la Statale 280 potrà essere ripristinata entro almeno due settimane. Al momento per chi percorre l’arteria strategica di collegamento fra Catanzaro e Lamezia e verso tutti gli snodi logistici principali come aeroporto, stazione ferroviaria e innesto autostrada A2 è obbligatoria la deviazione a Palazzo, per bypassare l’enorme voragine creata dalle piogge di lunedì scorso e all’interno della quale è stata risucchiata un’autovettura in transito, senza per fortuna conseguenze per il guidatore. La tempistica di ripristino, però, preoccupa anche perché alle difficoltà di transito sulla 280 si aggiungono quelle legate a diversi collegamenti interni.

C'è preoccupazione ad esempio nel sistema confindustriale calabrese per le criticità legate al sistema viario. Ad esprimerla è il presidente di Unindustria Calabria e Confindustria Catanzaro, Aldo Ferrara: "Il recente cedimento di una parte della SS280, - afferma - che fortunatamente non ha causato danni seri a persone, e l'interruzione di molte delle strade alternative alla trasversale principale che collega la costa jonica a quella tirrenica della nostra regione sono fonte di apprensione per le ricadute sulla viabilità di persone e merci in Calabria, nel presente e nel futuro. A maggior ragione, con la SS280 in difficoltà, i problemi si ampliano e minacciano di isolare la città capoluogo, la Cittadella regionale, il mercato agroalimentare calabrese (l'unico della regione) e le tante imprese che quotidianamente operano con clienti e fornitori di tutta Italia. In questo senso, oltre alla insufficiente copertura ferroviaria tra costa jonica e costa tirrenica, le forti limitazioni alle possibilità di connessione viaria da e per il Policlinico e l'Università la stazione di Lamezia Terme Centrale, con l'aeroporto internazionale, con il Porto di Gioia Tauro, le aree industriali e altre infrastrutture venutesi a creare da lunedì scorso hanno messo in evidenza la fragilità di un sistema esposto a quelle che saranno, purtroppo, condizioni climatiche avverse sempre più frequenti, dannose e potenzialmente pericolose".

Fa eco il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti: "In Cina in 10 giorni si costruisce un grande ospedale, mentre in Calabria ci vogliono due settimane, forse, per chiudere una voragine. È davvero inaccettabile il tempo che si impiega per ripristinare la voragine che si è aperta nella statale 280 a seguito del nubifragio che ha colpito la Calabria nella notte tra il 20 e il 21 Ottobre scorsi". "Dopo la seduta del consiglio regionale - prosegue - durante la quale la maggioranza non ha inteso far discutere la mozione presentata dal gruppo Pd, nonostante le rimostranze espresse durante il mio intervento, ne' ha dedicato un cenno all'emergenza, si susseguono gli annunci di possibile ripristino della voragine che si è aperta lungo la statale 280 in 15 giorni, come se si trattasse di 15 ore. Sarebbe auspicabile, invece, - aggiunge - che i parlamentari calabresi si attivassero per sollecitare l'Anas ad effettuare il ripristino in tempi più accettabili. Chiediamo alla regione di provvedere con urgenza a stanziare risorse adeguate e tempestive per i comuni colpiti e a farsi carico dei danneggiamenti al sistema produttivo che aveva già negli anni passati subito danni ingenti per le stesse ragioni e le stesse incurie di oggi”.

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