Lamezia Terme - Il colore rosso è stato protagonista della giornata del 25 novembre alla Manzoni-Gatti, dove la comunità scolastica ha lanciato un messaggio di sensibilizzazione attraverso i lavori a tema realizzati dagli alunni di tutti i plessi della scuola. Su invito della Dirigente Scolastica, Antonella Mongiardo, gli insegnanti hanno realizzato nelle rispettive classi attività didattiche a tema, con momenti di riflessione sull’importanza del rispetto dell’altrui dignità e contro ogni forma di violenza, fisica, psicologica e morale. L’artista lametina Daniela Pulieri ha donato alla scuola alcune delle proprie poesie ispirate al tema, alle quali alcuni insegnanti si sono ispirati per trarre spunti di riflessione.
La scuola ha così aderito all’International Day for the Elimination of Violence against Women - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani. Il messaggio dei “manzoniani” è stato “l’amore non uccide”. E poi, ancora: No alla violenza, no alla discriminazione, no alla prepotenza, no al silenzio, il silenzio uccide la dignità”. Questi pensieri sono stati tradotti dagli alunni della Manzoni-Gatti-Augruso in una serie di attività creative realizzate con l’aiuto degli insegnanti: poesie, disegni, cartelloni, video, che hanno riscosso l’ammirazione della comunità scolastica.
“I ragazzi – dice la dirigente scolastica Antonella Mongiardo- hanno avuto modo di riflettere su una tematica tristemente attuale, che interessa da vicino la società di oggi, dal punto di vista umano, sociale e psicologico. Per educare al rispetto della dignità altrui e alla cultura della non violenza – aggiunge la preside- è necessario lavorare fin dall'infanzia sulla creazione di relazioni positive tra pari. La violenza, in particolare, quella di genere, è un’emergenza sociale, i cui effetti si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità. Promuovere a scuola la cultura della cooperazione e della condivisione, l’abitudine all’ascolto partecipe, all’empatia, al rispetto delle regole e degli altri, fin dalla tenera età, contribuisce a sviluppare consapevolezza e senso di responsabilità e a creare un clima di accoglienza”. In maniera attiva le referenti dei sedici plessi della scuola hanno coordinato le attività, documentate attraverso una ricca galleria fotografica. Larga partecipazione da parte degli insegnanti, i quali hanno affrontato un tema delicato con metodologie adeguate all’età degli alunni, come il circle time: “E’ stato un importante momento di riflessione- ha detto la maestra Antonella Ariosto- che ha visto coinvolti bambini di culture diverse, un’occasione per dialogare sullo stato e sul ruolo della donna all’interno della famiglia e della società di origine, nonché sull’importanza di educare, sia nella scuola che in famiglia, al rifiuto delle violenze ed al coraggio di liberarsi dalle catene della paura”.
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