Lamezia Terme – “Negli ultimi tre anni il PD di Lamezia ha dimostrato una grande capacità di iniziativa mettendo in campo, attraverso la passione, la generosità e l'impegno dei suoi militanti, una forte opposizione alla Giunta Mascaro e costruendo una credibile proposta di alternativa politica. Questo è innegabile. Altro che "inesorabile declino del PD di Lamezia", come incautamente affermato dal neo commissario Giampà, che contraddicendo la sua dichiarazione di voler ricomporre il partito, continua a gettare, irresponsabilmente, benzina sul fuoco” è quanto affermano in una nota i commissariati del PD di Lamezia ovvero i componenti dell’ex direttivo.
“L'inesorabile declino di cui parla Giampà – sottolineano - rappresenta un’intollerabile offesa a questa comunità democratica legittimamente vincente all’ultimo congresso. Altri sono i livelli di direzione politica che sono interessati, per inerzia ed incapacità, al "processo di inesorabile declino", a cominciare dalla Federazione di Catanzaro. Ci vuole una bella faccia di bronzo, inoltre, ad affermare, come pure è stato fatto nel dispositivo del Commissariamento del Circolo di Lamezia, che il tesseramento fasullo di adesione al partito nel 2023, sia stato operato dai sottoscritti o sia riconducibile alla nostra responsabilità”.
“Lo sanno pure le pietre – continuano - che il vero responsabile delle tessere "farlocche" dell’anno 2023, che più volte abbiamo denunciato agli organismi nazionali, regionali e provinciali, stranamente silenziosi, e che oggi viene, e che oggi viene additato per le: “…gravi anomalie e procedure difformi ed in contrasto con il vigente regolamento del tesseramento…” è stato l'attuale segretario di Federazione, che adesso deve essere ritenuto responsabile, unitamente a tutti i dirigenti che hanno avallato il commissariamento, del grande disastro politico e della probabile sconfitta elettorale”.
“Abbiamo già denunciato – precisano ancora - come la prova di forza non democratica operata attraverso il Commissariamento del circolo di Lamezia, tende a reprimere il diritto, riconosciuto nello statuto, ad un gruppo dirigente di fare delle scelte e di mettere in campo un percorso senza imposizioni da parte dell’alto, totalmente estranei al futuro della Città. La partecipazione ha regole che vanno sempre rispettate. Ecco perché denunciamo il commissariamento come un gravissimo atto di irresponsabilità politica che ha il solo scopo di ribaltare l'espressione e la volontà della stragrande maggioranza degli iscritti al Circolo del PD. I cittadini di Lamezia, la stessa prospettiva di un forte rilancio della Città, rischiano di diventare vittime di logiche politiche oscure e incomprensibili. Da parte nostra, valuteremo con attenzione l'evoluzione politica alla luce del Commissariamento e del tavolo del Centrosinistra lametino”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA