Lamezia Terme – “Le ricette dello chef calabrese Emanuele Mancuso ed i prodotti dell’azienda Mediterranea Foods hanno dato il benvenuto ad una delegazione di giornalisti gastronomici ed esperti delle nuove tendenze del food, al ristorante Papilla Fine Food Explorers dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Carpaccio di spada con caviale di cipolla; patè di acciughe, di olive e carciofi; filetti di tonno alla cipolla con un tocco di peperoncino; fusilli alle acciughe salate con crumble croccante di tarallo” è quanto scritto in una nota.
“Sono solo alcune delle prelibatezze che chef Mancuso – scrivono - ha preparato per il gruppo di esperti costituito da Alessandra Iannello (Il messaggero/ Alice/La gola in viaggio/ Agrodolce); Riccardo Lagorio (Dove); Svetlana Trushnikova (Italy Augmented); Monica Viani (Editrade); Camilla Rocca ( freelance). Il gruppo si è fermato al Papilla restaurant dopo aver compiuto un ‘press tour’ nella Locride. Un ‘viaggio’ tra cultura e buona cucina in una delle zone più suggestive della terra calabrese, ricca di storia e tradizioni. Le degustazioni al ristorante dell’aeroporto sono state preparate con i prodotti rigorosamente biologici dell’azienda Mediterranea Foods di Rizziconi (Reggio Calabria) presentata agli esperti dal fondatore Antonello Anastasi”.
L’azienda è “una realtà totalmente vocata alla produzione biologica” in quanto chi l’ha creata crede nell’importanza “di un'agricoltura attenta principalmente agli aspetti antropici ed etici, ispiratori di una produzione del tutto naturale”. Chef Mancuso al Papilla restaurant propone i piatti della tradizione calabrese rivisitati in chiave moderna. Chi si ferma al ristorante dell’aeroporto può scegliere tra le portate del menù à la carte o scoprire le ricche proposte del menù degustazione.
In ogni caso potrà deliziare il palato “con una selezione di prodotti tradizionali legati alla storia e all’identità del luogo, alle tipicità e alle produzioni locali – come tiene a sottolineare lo stesso Emanuele Mancuso – Ricette antiche rielaborate e reinterpretate all’insegna del food experience. Si tratta di una cucina che si evolve ma che non perde mai di vista le sue nobili origini che sono quelle della dieta mediterranea”.
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