Tanti fedeli a Conflenti alla Processione della Madonna della Quercia di Visora

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Conflenti – In un profondo segno di fede e tradizione si è svolta la processione della Madonna della Quercia di Visora per le vie di Conflenti. Palloncini verdi, bianchi e rossi donati da un fedele hanno colorato il cielo nel pomeriggio dell’ultima domenica di agosto all’uscita della Statua lignea del ‘700. Un pensiero, come sempre, ai tanti concittadini venuti a mancare troppo presto. Quest’anno sono stati gli Statuari locali a portare la statua della Madonna per le principali strade del paese del Reventino. Nel percorso la Madonna della Quercia ha fatto visita alle altre chiese del centro storico. Petali di rosa e coperte colorate esposte ai balconi hanno accolto il passaggio della processione. Presente alle celebrazioni, oltre al Rettore della Basilica don Adamo Castagnaro e a tanti sacerdoti della Diocesi di Lamezia Terme, anche il Vescovo Mons. Serafino Parisi che ha presieduto il Pontificale con l’accensione del cero da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Emilio D’Assisi oltre alla messa della vigilia. Sul sagrato vi è stato anche il raduno del Vespa Club giunti a Conflenti per portare un saluto alla Vergine.

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Un cammino di fede che portata tanti pellegrini, nei giorni della festa, nel piccolo paese dell’hinterland lametino per affidare alla Madonna le loro preghiere. Quest’anno, infatti, l’incoronazione è stata a cura della comunità parrocchiale di Grimaldi, centro in provincia di Cosenza molto devoto alla Madonna della Quercia.  

Una tre giorni particolarmente attesa da tanti fedeli arrivati anche dai paesi del circondario così come da varie parti della regione e del mondo. In tanti per devozione sono giunti nella Basilica a piedi dalle varie frazioni montane di Conflenti e dai paesi vicini per rendere omaggio a Maria. Ad accompagnare la processione, la Banda Musicale “Maestro Saverio Chiera” di Girifalco che questa sera tiene un concerto sul sagrato. Presenti autorità civili, militari e religiose insieme ad una folta rappresentanza di Sindaci e amministratori dei paesi del Lametino che ha preso parte alla processione. Al rientro della statua è stata celebrata una messa. I festeggiamenti proseguiranno domani con l’intronizzazione della statua alle 17:30. A concludere i festeggiamenti civili, invece, il concerto di Mimmo Cavallaro in piazza Pontano alle 22 di lunedì 26 agosto a cura della Pro loco dei Confluenti.

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Vescovo Parisi: “Chiamati, come Maria, ad accogliere il Figlio di Dio nella nostra vita e a regalarlo all’umanità”

“Partecipare alla Comunione, mangiare lo stesso Pane che è il Corpo di Gesù vuol dire essere chiamati, proprio come Maria, ad accogliere il Figlio di Dio nella nostra vita, nella nostra carne, e a regalarlo all’umanità. E come regaliamo Gesù all’umanità? Entrando nel mondo e nella storia con la forza della speranza, vivendo come testimoni di amore, di giustizia, di gioia”. Così il vescovo di Lamezia Terme monsignor Serafino Parisi che, nel giorno della festa della Madonna della Quercia di Visora, ha presieduto il solenne pontificale nella basilica minore di Conflenti.

“Noi veniamo ai piedi della Madonna di Visora – ha proseguito Parisi – con le nostre attese, le nostre speranze, le nostre preoccupazioni. Noi veniamo qui per consegnare al Padre, attraverso le mani della Madre, le nostre preghiere: penso a chi ha una malattia, a chi ha perso il lavoro, a chi attende giustizia, a chi ha perso la pace in famiglia.  Certamente il Signore accoglie il nostro grido che viene dal bisogno, ma noi veniamo qui soprattutto perché c’è Lui, il Signore, che ci convoca, che ci chiede di  riunirci in una sola famiglia vivendo nella logica dell’amore, per  donare agli altri e accogliere dagli altri ciò che gratuitamente abbiamo ricevuto: l’amore di Dio”.

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Soffermandosi sulla liturgia della ventunesima domenica del tempo ordinario, il presule ha sottolineato come “anche noi siamo convocati da una forza attrattiva che viene dal Signore Gesù, dalla sua Parola, capace di riunire insieme persone diverse da posti diversi. Ma questa attrazione deve poi diventare una decisione. Noi credenti siamo chiamati a una scelta, come quella che Giosuè chiede al popolo, come quella che Gesù chiede ai suoi apostoli nel Vangelo di oggi. Siamo convocati da Gesù perché, mangiando il suo corpo e il suo sangue, noi vogliamo vivere la sua stessa donazione, il suo stesso servizio. Ecco perché Gesù pone quella domanda ai suoi apostoli: volete andarvene anche voi? Fate anche voi una scelta. Tante persone seguivano Gesù perché – come dice Gesù stesso – vedendo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, pensavano di aver risolto tutti i problemi della loro esistenza. Ma quel pane è un segno che rimanda a Gesù, che dice: “io sono il Pane della Vita”. Il segno del pane è indicazione di un’esistenza donata totalmente per amore”.

“Uscendo da qui, dentro le nostre difficoltà, dobbiamo poter gridare al mondo la nostra gioia – ha concluso il vescovo Parisi – la gioia di una vita appagata, risolta. La gioia vera che viene dal Signore che ci è vicino e non ci abbandona mai. Auguro a tutti voi di poter essere giorno per giorno, nel mondo, portatori di gioia, della nostra gioia. E poi il passo successivo che è la cosa più bella: essere capaci di gioire della gioia degli altri, essere felici quando l’altro è felice.”.

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Il discorso del sindaco D'Assisi

“Quest’anno non è il solito giorno della Madonna, perché purtroppo manca una persona cara che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per tutta la comunità e per tutti i pellegrini. Una persona che soprattutto in questi giorni era pronto a mettersi a disposizione di tutti e oggi la sua assenza fisica ci fa sentire più soli. Permettetemi, pertanto, di iniziare questo breve saluto mandando un abbraccio speciale all’amico Pasquale Vescio. Ancora una volta ho la possibilità di rivolgermi a voi in veste ufficiale di Sindaco, in questo particolare giorno di fede e di devozione e questo rappresenta per me un grande motivo di emozione e di orgoglio. Mi commuove sempre vedere la nostra comunità radunata in chiesa, in preghiera, insieme ai fedeli di altri paesi, ugualmente devoti alla Madonna della Quercia, che per l’occasione hanno lasciato le loro case e si sono recati a Visora".

L’Amministrazione Comunale "ha sempre un occhio attento verso la Nostra Basilica e verso i fedeli e i pellegrini che, con grande spiritualità, si recano a Conflenti spinti dalla forte devozione verso la Madonna della Quercia e dalla storia del nostro Santuario. Anche quest’anno ci siamo impegnati al massimo, nell’organizzazione di questa festa che è sempre molto complessa. Pertanto, ringrazio tutti quanti hanno preso parte all’organizzazione”. Infine, il sindaco ha rivolto “un caloroso saluto a tutte le comunità di conflentesi nel mondo che in questi giorni hanno organizzato feste parallele alla nostra animati dalla stessa nostra devozione verso la Madonna della Quercia. Con lo stesso affetto voglio salutare tutti gli emigrati che per tanti motivi non possono partecipare alla festa ma sono vicini a noi con il cuore. Noi ci affidiamo come sempre alla Madonna della Quercia, affinché ci dia la capacità di riconoscere il giusto e la forza di portare avanti i nostri obiettivi”.

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