Aree montane, Regione lancia bando da 5 milioni per ripopolare i borghi e rilanciare imprese

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Catanzaro - Una dotazione di 5 milioni di euro da investire nel ripopolamento delle aree montane e parzialmente montane della Calabria. Un bando sperimentale che mira a rilanciare i borghi anche dal punto di vista imprenditoriale. I dettagli della misura sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Cittadella regionale alla presenza del governatore Roberto Occhiuto, dell'assessore alla Forestazione Gianluca Gallo e dei dirigenti Domenico Pallaria e Antonio Riga. "E' evidente – ha evidenziato Occhiuto – l’incidenza dei flussi demografici sui processi di crescita ma anche sulla distribuzione delle risorse, con la conseguente penalizzazione della Calabria rispetto alle altre regioni del Nord. Questo tema va affrontato con politiche che sappiano contrastare questo effetto nettizzando questi flussi e attraendo in Calabria persone – come pensionati e lavoratori – che provengono da altre regioni".

"Utilizzando fondi nazionali per la montagna - ha spiegato Gallo - abbiamo voluto dare un segnale importante ai Comuni montani e parzialmente montani. Ci avevamo provato qualche anno fa, non ci eravamo riusciti, oggi ci riusciamo grazie alla volontà del presidente Occhiuto. Con il bando offriamo la possibilità di dare almeno 20.000 euro a chi, nei comuni fino a 3.000 abitanti, deciderà di trasferire la propria residenza e di iniziare un’attività imprenditoriale, che naturalmente dovrà trovarsi in connessione con le esigenze del Comune. E poi per gli anziani o per chi fa lavoro agile offriamo la possibilità di avere 5.000 euro una tantum all’anno per trasferire la propria residenza in questi comuni. Gallo ha quindi aggiunto: Altri 6 milioni- ha aggiunto Gallo – le destiniamo per altro tipo di investimenti ai Comuni montani, dalla realizzazione di piattaforme per l’elisoccorso ad altre iniziative come ristrutturazioni, riconversioni o anche manutenzioni ordinarie e straordinarie di pezzi di territorio".

Occhiuto ha proseguto: E' sfuggita alla stampa calabrese una elaborazione dell’Istat che – ha rilevato – ha misurato il grado di benessere in Italia e ha verificato che la Calabria è prima almeno per quanto riguarda la sicurezza, con meno denunce per furti e rapine, smentendo l’immagine della Calabria come regione insicura. In particolare dall'analisi emerge che la provincia di Catanzaro è quella più sicura. Tra l’altro ho chiesto al presidente dell’Inps di verificare la possibilità di attribuire ai pensionati un incentivo direttamente nel cedolino della pensione, sarebbe un grande risultato se potessimo dire ai pensionati che aumenta il loro benessere e quindi la loro pensione se decidono di venire in Calabria". Occhiuto ha poi citato un altro caso, quello dei Comuni con numero alto di residenti ma che lavorano stabilmente e sono domiciliati fuori Calabria "e per questo concorrono alla formazione del Pil di altre Regioni, con la Calabria che paga se si curano altrove: questo è un tema sempre trascurato e porrò prossimamente quando si deve fare il riparto di risorse per la mobilità passiva".

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