Lamezia Terme - “Il processo di rigenerazione urbana è ben altro che la lotta alle periferie degradate oppure la riqualificazione di un qualsiasi centro storico. Armonizzare la possibilità di spostare le persone con la vivibilità della città costituisce il fulcro di un’idea di città accessibile ed inclusiva per tutti. E questo vale a Nord e a Sud ed è un modello da adottare anche per Lamezia Terme”. A parlare è l’ingegnere Marco Carmine Foti, reggino e lametino d’adozione, manager nel settore della mobilità ed attuale presidente della Commissione "Trasporto Pubblico Locale e mobilità sostenibile" dell'ordine degli ingegneri della Provincia di Genova. “La rigenerazione urbana – spiega - non contempla soltanto l’ammodernamento di una strada piuttosto che la pedonalizzazione di una via: il concetto di rigenerazione deve essere inteso come la riattivazione delle condizioni di sicurezza, in primis, e di benessere e mobilità subito a seguire. Fornire i servizi alle persone che intendono spostarsi comodamente in tutto l’arco della giornata, notte compresa, da un punto ad un altro della città, è la priorità del prossimo (breve) futuro”.
Da esperto e addetto ai lavori, qual è la sua valutazione sulla mobilità pubblica nella città di Lamezia?
“Lamezia necessita di una profonda rivisitazione del sistema "mobilità-territorio-servizi". La città deve pensare in grande per il suo futuro, perché il sistema dei trasporti e la mobilità sono la base per la crescita e lo sviluppo del territorio, economico e sociale. Diversamente, si corre il rischio dell’isolamento, più di quanto avviene oggi a causa della presenza di tre nuclei urbani isolati e raccordati successivamente che costituiscono di fatto un “problema”. Lamezia deve essere il fulcro del sistema di collegamento tra Cosenza e Catanzaro attraverso la realizzazione di nuovi link e l'ammodernamento delle infrastrutture esistenti”.
Sul piano pratico, quali possono essere le linee di azione da realizzare nell’immediato futuro?
“Lamezia ha la fortuna di avere un sistema di accessibilità capillare e permeabile (non inteso in termini idraulici ovviamente) che permette il soddisfacimento delle più importanti relazioni origine - destinazione. Ripeto, una fortuna che nel tempo non si è provveduto a sfruttare. Punterei su infrastrutture che permettono ad esempio la messa in esercizio di un servizio metropolitano (cosiddetto “corridoio di qualità”) tra l’aeroporto di Lamezia, la stazione FS di Sant’Eufemia, i centri di Sambiase e Nicastro, sino perché no, a Catanzaro, in modo da connettersi con la relativa metropolitana, la direttrice ferroviaria Cosenza – Catanzaro ed i servizi presso Germaneto, che in relazione ai servizi ospedalieri ridotti a Lamezia, ricopre notevole importanza per i cittadini lametini. Aspetti che sono ben noti agli stakeholders ma che non trovano posto nel quadro strategico di sviluppo della città”.
E nell’ambito del trasporto più strettamente urbano?
“ Penso innanzitutto alla realizzazione di servizi di Trasporto Pubblico Locale, agendo anche mediante limitati interventi infrastrutturali atti alla valorizzazione e velocizzazione delle linee di forza del trasporto pubblico (oggi in sostanza assente in quanto l'offerta proposta non permette il soddisfacimento delle esigenze dei lametini) quali corsie riservate e specifica segnaletica. Un nuovo disegno dei collegamenti di TPL trasversali tra l’ambito urbano dei tre centri ed i quartieri periferici, oggi demograficamente più sviluppati, in modo da servire la cosiddetta area conurbata e non città estesa, aspetto ben diverso. Ed ancora: infomobilità alle paline, alle fermate ed alla stazione ferroviaria, anche tra modalità di TPL differenti. Coordinamento di fermate ed orari, attestamenti incrociati, fermate e percorsi in ambito urbano, al fine di facilitare gli utenti. Valorizzazione di parcheggi scambiatori al di fuori del centro urbano, agevolando l’utilizzo della modalità di trasporto collettivo per i percorsi prettamente urbani, razionalizzazione dei percorsi di penetrazione urbana delle corse extraurbane”.
E quale soggetto istituzionale dovrebbe guidare questo processo di ricostruzione del trasporto pubblico?
“È urgente pensare ad una diversa “governance” di Lamezia Multiservizi, definendo un percorso evolutivo di “trasformazione” della stessa da soggetto di produzione di più servizi differenti a risorsa per l’intero sistema di TPL dell’area vasta lametina. Mi riferisco ad una NewCo, “Lamezia Mobilità”, che abbia la prerogativa di attuare gli interventi (da programmare) e proporre soluzioni mirate alla promozione di modalità innovative di trasporto, come ad esempio: bike sharing, utilizzando la pista ciclabile, opportunamente rivista; car sharing, mettendo a disposizione dell’utenza piattaforme informative on-line ed apposite app; installazione di punti di ricarica per mezzi elettrici, nell’ambito di azioni di valorizzazione e promozione di sistemi di trasporto elettrico (auto, bici, scooter); realizzazione di sistemi di trasporto a chiamata per le aree maggiormente periferiche e a minor domanda (eventualmente anche solo per determinate fasce orarie), impattando positivamente sul costo del servizio di trasporto; promozione della “mobilità dolce”, a supporto dei centri storici che necessariamente devono riprendere la propria valenza territoriale. Ed in ultimo, ma non meno importante, pensare ad un sistema di radiotaxi attraverso la realizzazione di una cooperativa di Ncc o titolari di licenza, strumento di crescita necessario per la dimensione di Lamezia Terme”.
Oltre al sistema della mobilità, ha qualche altro spunto di azione per la comunità di Lamezia?
“Il mio pensiero adesso è rivolto alla tragedia che ha coinvolto la bellissima città di Valencia, la sua popolazione. E non posso fare a meno di pensare a quanto accaduto pochi giorni addietro a Lamezia allorquando un sistema temporalesco si è concentrato sul territorio lametino. Per questo motivo mi permetto di suggerire alla città di dotarsi di un sistema di allerta che raggiunga tutta la popolazione. Se può essere utile riporto l’esempio del “Servizio SMS” di Genova. Il servizio consente ad ogni cittadino di ricevere gratuitamente gli avvisi di allerta meteo, allerta sosta e allerta interruzione dell'acqua corrente. Un servizio gratuito, previa iscrizione, utilizzato anche a seguito delle riunioni di emergenza del COC in caso di comunicazione della chiusura delle scuole. Argomento che ha interessato anche la città di Lamezia”.
G.V.
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