Lamezia Terme, 11 aprile – Nuova vita per l’antico e storico albergo di piazza San Giovanni. Ex albergo denomitao "Centrale" ( poi albergo "Unione" gestito dai coniugi Poggi di Reggio Emilia che con identica denominazione "traslocò", in seguito, su corso Numistrano), per un po’ di tempo fu anche comando dei vigili urbani nel secolo scorso per poi essere definitivamente abbandonato. Nel frattempo, rovi e sterpi hanno fatto compagnia ad una struttura storica, dal caratteristico affaccio con fregio barocco su piazza Mercato. Un punto di vista sull’antica Nicastro dal quale si affacciò anche l’archeologo francese Francois Lenormant che descrisse in modo appassionato la città dell’allora Nicastro nel suo La Grande Grece (1881). In particolare, lo stesso Lenormant elogiò nel suo scritto proprio questo albergo nel quale soggiornò sottolineando come anche se “Nicastro manca di monumenti, offre non di meno al viaggiatore un piccolo albergo pulito e ben tenuto”. Lo stesso albergo dal quale soleva affacciarsi proprio per avere un punto di vista privilegiato nell’ osservare e descrivere la gente dell’allora Nicastro. In particolare, il Lenormant descrive la vicina piazza ed il mercato di Nicastro come “il solo forse ove si conserva l’uso della mensa ponderaria all’antica maniera”. (Mensa ora presente al museo archeologico lametino, nrd). Insomma, non stiamo parlando di un albergo “qualunque”, ma di un edificio con una storia e bellezza ultra secolare, descritto anche da un celebre viaggiatore del XIX secolo.
Bene, ora il Comune pare abbia dato il via libera tramite la Conferenza dei Servizi. Mancano solo alcune formalità burocratiche ed il permesso a costruire, ma il più è fatto per quel che riguarda la ristrutturazione e anche l’ampliamento del palazzo ad uso alberghiero in piazza San Giovanni. Già a luglio scorso, il consiglio comunale aveva dato dal canto suo parere favorevole alla variazione al Piano Regolatore per fa si che l’ultimo piano, dove ora è presente una specie di antico abbaino, possa essere interamente reso edificabile costruendo un nuovo piano. La Soprintendenza ai beni culturali, però, ha dato l’ok all’opera solo se, in parte, si costruirà lasciando una rientranza che non modifichi del tutto la struttura all’ultimo piano. Accordo trovato con via libera anche dell’Asp dal punto di vista igienico-sanitario. Dopo il parere favorevole della Conferenza dei Servizi ed il nullaosta della Soprintendenza, ora si aspetta solo il permesso a costruire che non dovrebbe tardare ad arrivare per la ditta BiEBi di Bruno Bertucci, proprietaria del futuro hotel. Con l’albergo, quindi, si andrà ad arricchire una zona, quella intorno a corso Numistrano e piazza Mercato Vecchio, che già da tempo si sta imponendo come luogo in cui sorgono diverse attività, specie nuovi locali, popolate da giovani e non nelle ore serali e notturne.
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