Lamezia, "Un futuro senza barriere": il magistrato Emanuela Folino alla scuola “Pitagora”

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Lamezia Terme - Studenti attenti e partecipi hanno accolto, nell’auditorium della scuola secondaria Pitagora, il giudice minorile, dottoressa Emanuela Folino, nell’ambito del progetto “Un Futuro Senza Barriere”. L’iniziativa, fortemente voluta dal dottor Giovanni Paola, Presidente Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto e realizzata dalla scuola secondaria “Pitagora”, in sinergia con il polo Tecnico Professionale “Einaudi”, diretto da Rossana Costantino, ha come obiettivo la sensibilizzazione dei giovani sul tema della devianza e della legalità.

Il magistrato è  stato accolto dal dirigente scolastico dell’istituto, Giuseppe De Vita, e dalla professoressa Tina Magnone, referente del progetto. Il dirigente ha espresso il suo più sincero ringraziamento alla dottoressa Folino, sottolineando l’importanza della sua capacità di entrare in dialogo con i più giovani e rendere comprensibili concetti complessi con un linguaggio chiaro e diretto. La prof.ssa Magnone ha  ribadito che “Un Futuro Senza Barriere”  si sviluppa su più livelli, combinando attività di sensibilizzazione e formazione in classe con incontri di approfondimento, come quello odierno, fondamentali tanto per gli studenti quanto per i docenti. Questi momenti di confronto proseguiranno con un nuovo appuntamento previsto per venerdì prossimo, durante il quale interverranno altre figure di esperti, coinvolti dall’associazione Lions Club Lamezia Terme  Valle del Savuto. "L’obiettivo - ha proseguito il dirigente - è fornire un percorso di crescita strutturato e approfondito che accompagnerà i ragazzi fino alla concreta esperienza della visita in carcere, dove potranno toccare con mano ciò che finora hanno esplorato solo in teoria".

Grande entusiasmo - si legge in una nota - da parte degli studenti, che hanno posto domande alla dottoressa Folino, dimostrando curiosità e voglia di comprendere meglio il tema della giustizia minorile. Un momento particolarmente toccante dell’intervento della dottoressa Folino è stato il racconto della storia di un minore, accusato di essere uno scafista, che grazie al percorso rieducativo intrapreso in carcere ha trovato una nuova strada, riscattandosi e diventando pasticcere. Il magistrato ha infatti sottolineato come il carcere minorile, pur rappresentando una privazione della libertà, rappresenti un’ opportunità per crescere e rinascere, offrendo ai ragazzi una seconda possibilità per costruire un futuro diverso. L’incontro con il magistrato ha rappresentato molto più di una semplice lezione: è stato uno specchio in cui i ragazzi hanno potuto riflettersi, comprendendo che ogni azione porta con sé delle conseguenze. Nonostante la loro giovane età, hanno ascoltato, chiesto, riflettuto, perché hanno imparato che il futuro si costruisce oggi, con scelte consapevoli e responsabili. “Un Futuro Senza Barriere” si conferma dunque "un progetto di grande valore formativo, capace di aprire una finestra di consapevolezza sul mondo della giustizia e delle conseguenze delle proprie azioni. Un’iniziativa che, come auspicato dalla dottoressa Folino, merita di essere estesa e replicata per continuare a costruire una società più consapevole e responsabile".

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