Lamezia, presidente Corte d'Appello Concettina Epifanio in visita al Tribunale: "Insieme per svolgere un servizio alla cittadinanza"

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Lamezia Terme - "Quello del 3 luglio '75 è un giorno che ricordo perché è legato alla mia seconda prova di maturità. Io penso che la morte di nessun uomo ci deve lasciare indifferenti, soprattutto quando si tratta di un uomo che ha dato la vita per il suo lavoro, per il suo impegno di persona onesta e di uomo che muore così tragicamente, come è accaduto all'avvocato generale Ferlaino”. Così, la presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, Concettina Epifanio, parlando del giudice Francesco Ferlaino, assassinato dalla mafia a Lamezia Terme 49 anni fa. La presidente della Corte d'Appello ha incontrato in Tribunale il presidente Gianni Garofalo, il Procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio, il presidente dell'Ordine degli avvocati, il rappresentante della Camera penale, i rappresentanti delle forze dell'ordine e il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro

“Oggi - ha proseguito la presidente Epifanio - qua c'è la squadra Stato e io parlo di squadra Stato a ragione perché solo se si fa squadra si può ottenere qualche risultato. Noi di risultati ne abbiamo ottenuto tanti, sì è vero. Se oggi la società civile qui a Lamezia, come un po' in tutta la Calabria, è più coesa è grazie all'impegno di chi ci ha preceduti, di chi ha dato la testimonianza fino all'effusione del sangue per l'impegno che ci ha messo nel lavoro. Però non basta, non basta, non bisogna mai cedere all'illusione di pensare che tutto vada bene, no, non va bene, ancora non va bene, tante cose non vanno bene; quindi, bisogna tenere alta l'attenzione e bisogna, ripeto, creare questi momenti di commemorazione e di ricordo, che non sono rituali, ma sono un rivivere. Un memoriale è proprio il rivivere, il rivivere quello che è stato perché solo se conosciamo il passato possiamo vivere bene il presente e proiettarci meglio nel futuro”. Poi un momento significativo nell'aula Garofalo davanti a tutti i dipendenti del Tribunale, dove la Epifanio ha parlato di lavoro e di organizzazione, senza mai trascurare il lato umano del proprio lavoro e quello degli uffici.

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"Le tappe di organizzazione - ha detto a proposito del giro che sta effettuando nei vari Tribunali del Distretto di Catanzaro - sono lo strumento attraverso il quale devo sapere qual è la realtà degli uffici, anche perché sono uffici dislocati a molta distanza l'uno dall'altro. E così ho iniziato. Ho detto, la prima cosa che devo fare è andare proprio io di persona. Non ho ricette magiche e non ho affatto la bacchetta magica. E la mia parola non è quella del creatore. Le intenzioni ci sono, faremo tutto il possibile per migliorare quello che è un servizio, perché la cosa che voglio che sia chiara a tutti, noi siamo qui, siamo in queste aule per svolgere un servizio, per dare un servizio alla cittadinanza, all'utenza".

In precedenza, il saluto e l'accoglienza del presidente del Tribunale, Giovanni Garofalo. “La presidente della Corte - ha detto - che ringrazio per la sua squisita presenza, la sua squisita educazione e la sua sempre manifestata disponibilità d'attenzione per il Distretto, per tutti gli uffici del distretto, era stata invitata e ha entusiasticamente accettato di partecipare alla manifestazione relativa quindi alla commemorazione del 49° anniversario dell'eccidio del Presidente Ferlaino. La conosco da moltissimi anni, è un presidente di prossimità. Che non è soltanto prossimità, non vuol dire occuparsi delle cose minime delle quali si occupavano tanti anni fa nella Roma repubblicana i pretori. Ma vuol dire essere vicina non soltanto al Distretto e all'ufficio del Distretto ma essere anche e soprattutto vicini alle persone. Lei è venuta qui per conoscere ogni singola persona dall'ultimo dei nostri appartenenti alle varie cancellerie, al vertice della magistratura. La ringrazio per questo perché rappresenta tutti noi, rappresenta quindi l'unità della giurisdizione a tutti i livelli".

Dal canto suo, il procuratore della Repubblica, Salvatore Curcio ha parlato di un "segnale ben preciso di vicinanza all’ufficio giudiziario di Distretto. Noi siamo un piccolo ufficio di procura - ha sottolineato Curcio - siamo chiamati ad operare in una realtà in cui non è sempre facile operare con tutte le problematiche che ci sono. Quindi siamo estremamente contenti e felici di questo segnale ben preciso. A nome mio personale, dei magistrati e del personale istituzionale un augurio di buon lavoro". Saluti anche dal sindaco, Paolo Mascaro che ha messo in evidenza le "lotte portate avanti negli anni passati a difesa del Tribunale".

Antonio Cannone

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