Lamezia, la Manzoni-Augruso ricorda il professor Aldo Mercuri: “Insegnante innamorato della vita e del proprio mestiere”

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Lamezia Terme - La comunità scolastica e la preside dell’IC Manzoni-Augruso rendono omaggio al professore Aldo Mercuri, recentemente scomparso, ed esprimono un pensiero di vicinanza alla famiglia Mercuri. 

"Come gesto di affetto e stima verso il professore Aldo, ben voluto nell’ambiente sportivo e lavorativo, la Dirigente Antonella Mongiardo  - si legge in una nota - ha pubblicato sul sito dell’istituto una lettera, che esprime il sentimento di un’intera comunità scolastica e che è stata consegnata alla famiglia del professore dopo la cerimonia funebre". 

“Il professore Aldo Mercuri – si legge nella missiva - è stato e sarà sempre motivo d’orgoglio per la nostra scuola. Un insegnante innamorato della vita e del proprio mestiere, motivato in classe con gli alunni e impegnato anche all’esterno, dove ha brillato nello sport dando lustro alla città di Lamezia e, di riflesso, anche alla propria scuola, che andava fiera di avere tra i suoi docenti Aldo Mercuri, campione di arti marziali. Io, personalmente- scrive la preside- che non sono esperta di sport e, dunque, ho capito solo strada facendo il talento del prof. Mercuri, lo ricorderò sempre, più di ogni altra cosa, per come l’ho conosciuto la prima volta, quando ho preso servizio alla Manzoni: una persona rispettosa, gentile e disponibile. E, avendolo poi conosciuto sempre di più nel suo ruolo di insegnante, aggiungo: molto ben voluto dai suoi alunni, nei quali sapeva accendere l’entusiasmo per la disciplina sportiva, grazie alla sua empatia e intraprendenza didattica; ricordo con ammirazione le sue iniziative, gare e minitornei scolastici, simulazioni di primo soccorso, guide sulla salute, che realizzava per educare i suoi alunni a sane e corrette abitudini di vita". 

"Il professore Mercuri - aggiunge - era un uomo autentico, spontaneo, nei rapporti con le persone; nelle partite in palestra si appassionava e si entusiasmava come fosse lui stesso un ragazzino.  Anche nei momenti critici della vita scolastica si distingueva per signorilità. Si poneva in maniera pacata e garbata nei riguardi di tutti, sempre disponibile al dialogo e al confronto, e, soprattutto, sempre rispettoso della persona che aveva di fronte, chiunque fosse, alunno, genitore, collega, collaboratore scolastico, amministrativo, preside.  Non dimenticherò mai quando gli ho chiesto di far parte del mio staff, perché lo stimavo e apprezzavo la sua disponibilità disinteressata verso la scuola.  Lui, che sapevo non essere molto attirato dai ruoli dirigenziali, inizialmente fu perplesso e dubbioso. Ma accettò, con un’espressione grata per la fiducia che gli stavo dando. Una fiducia ben riposta che nel tempo è diventata un legame speciale, di profonda stima e affetto reciproco".

"Vorrei condividere un ricordo che ho sempre davanti agli occhi. L’anno scorso, durante la benedizione pasquale tenutasi nel cortile della scuola con il Vescovo, gli organizzatori dell’evento avevano riservato una sedia per me, per la preside, isolata dal resto del pubblico. Io mi sentivo un po' in imbarazzo all’idea di stare seduta da sola, in mezzo alla folla dei presenti, e dissi al prof. Mercuri, che si trovava lì: per favore, prof, mi state vicino? E lui rispose: “sempre con voi, preside”. Prese una sedia, la sistemò accanto alla mia e mi rimase accanto per tutto il tempo durante la celebrazione.  Dopo di allora capitò anche altre volte; lui c’era sempre quando avevo bisogno di supporto, mi stava vicino con la sua presenza discreta. Una presenza benevola, affettuosa, protettiva.  Mi sembra di vederle ancora quelle due sedie nel cortile, con me e Mercuri seduti uno a fianco all’altro. Ma una di quelle sedie, ora, è vuota. La presenza benevola del professore Aldo, però, c’è ancora e ci sarà sempre, perché la sento nel cuore. Come mi resterà sempre in mente l’immagine del suo sorriso, aperto e solare, che rifletteva tutta la sua umanità e il suo amore per la vita.  Grazie, professore Mercuri, per essermi stato vicino. E ti chiedo, con tutto il cuore, di continuare a stare vicino alla nostra scuola, ai tuoi amati cari, ai tuoi amici, che hanno ancora bisogno di te. E sento che starai anche accanto anche a me, ancora, come quel giorno in cortile.  Grazie di tutto. Riposa in pace!”. 

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