Lamezia Terme - Presieduto dal Vescovo, monsignor Serafino Parisi, si è insediato ieri sera il Consiglio pastorale diocesano, ultimo organismo di partecipazione che mancava per completare gli organi di servizio nella Diocesi. Un momento di confronto ma anche di approfondimento e conoscenza delle realtà che compongono il variegato e vasto territorio diocesano che sempre più sente il bisogno di “fare Chiesa”.
Un organismo, quello del Consiglio Pastorale che, come detto dal Vescovo, dovrà “promuovere la corresponsabilità ed il discernimento comunitario” scommettendo su due punti: il dialogo con il mondo in prospettiva della evangelizzazione ed il riconoscimento e la valorizzazione dei diversi Carismi che ci sono in Diocesi.
“Il nostro abitare il mondo – ha detto al riguardo monsignor Parisi - deve essere valorizzato per noi e per il mondo e bisogna saper cogliere e portare le attese del mondo dentro questo processo di evangelizzazione. Il Consiglio pastorale come aiuto al Vescovo si deve sentire coinvolto. È importante fare diventare significativi i carismi dentro la vita della Chiesa, conoscendo e valorizzando quelli che ci sono nella Chiesa diocesana e che non sono frutto di un mio sogno notturno o qualcosa che mi invento”. In questo contesto, quindi, il Consiglio Pastorale diocesano “ci deve essere per essere vitali” ed è “importante il contributo di tutti, parlando fraternamente e amichevolmente”. Tra i temi affrontati la “frammentazione sul piano urbano ma anche identitario e politico” sia della città di Lamezia che dell’intero territorio diocesano. Una sorta di “parcellizzazione” rispetto alla quale monsignor Parisi ha sollecitato un impegno comune a fare unità, iniziando, ad esempio, da una festa “che possa essere una manifestazione diocesana a respiro ampio. E la festa dei Santi Pietro e Paolo è la scelta naturale: sono i Santi patroni della Diocesi e della città”. Da qui il prosieguo della iniziativa dello scorso anno: “dare un tema unico per le feste parrocchiali ed organizzarle come se fossero parte di un unico progetto”. Importante, infatti, è “l’apporto da dare come cristiani al progetto culturale di una città, intervenendo con il Vangelo nel processo unificante, dando un contributo di crescita al nostro territorio e lasciando un segno tangibile della nostra presenza”.
Di “luogo ecclesiale che coadiuva il vescovo là dove c’è bisogno da corresponsabili”, ha parlato don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la Pastorale, che ha incentrato l’attenzione sulla “possibilità di creare relazioni” perché “stando insieme e camminando insieme si superano le barriere” sottolineando l’importanza della formazione che, come detto dal Vescovo “dà la possibilità di entrare in dialogo con le altre realtà del mondo e confrontarsi”. Ad apertura dell’incontro, al quale ha presenziato anche il Vicario generale della Diocesi, monsignor Tommaso Buccafurni, dopo la recita dei Vespri, don Marco Mastroianni, cancelliere Vescovile, ha spiegato ai presenti le finalità ed i compiti del Consiglio.
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