Doppia cittadinanza, tante richieste dal Sud America anche nei paesi del Lametino: alcuni Comuni chiedono un contributo economico

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Lamezia Terme - La questione dei cittadini brasiliani e argentini che chiedono la cittadinanza italiana sulla base del diritto di sangue perché hanno un antenato emigrato all'estero, sta interessando diversi comuni del Lametino. Il fenomeno si è diffuso negli ultimi anni investendo in particolare i tribunali e gli uffici dei piccoli comuni da Nord a Sud. Fino al 2021 era solo il Tribunale di Roma ad aver competenza esclusiva su queste pratiche per i discendenti che vantano un legame di sangue con un avo italiano emigrato all'estero. Poi la gestione è passata ai tribunali del foro di nascita dell'antenato.

Jacurso introduce il contributo amministrativo per i richiedenti

E mentre in tanti si interrogano sul fatto che spesso l'obiettivo dei richiedenti, soprattutto sudamericani, non sia quello di risiedere nei comuni di discendenza, il comune di Jacurso ha deciso di istituire un contributo amministrativo da far pagare a chi richiede il doppio passaporto. Con delibera n.9 del 20 febbraio, la Giunta comunale, ha sfruttato l’opportunità offerta dalla legge di Bilancio, che da la possibilità agli enti locali di esigere un contributo economico, pari a 600 euro, da chi richiede la cittadinanza italiana per discendenza, il cosiddetto “iure Sanguinis” e di euro 300 per il rilascio di altri certificati correlati. Quasi mille euro quindi che dovrà versare nelle casse comunali qualunque straniero faccia richiesta per acquisire la cittadinanza, potendo vantare avi italiani.

Sindaco di San Mango: "Tante richieste ma la maggior parte va a risiedere altrove"

"Prima dell'approvazione della legge di Bilancio - dichiara al Lametino il sindaco di San Mango D'Aquino Gianmarco Cimino - abbiamo ricevuto molte richieste ma abbiamo notato che molto spesso provenivano da cittadini che non avevano intenzione di rimanere nel comune ma di andare via con il doppio passaporto. Per questa ragione abbiamo deciso di frenare con l'istruttoria delle pratiche e siamo in attesa di ridiscutere in giunta la possibilità di ricevere un corrispettivo da parte dei richiedenti, cercando di dare priorità ai cittadini che sceglieranno di vivere a San Mango".

Bruno Mirante

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