Lamezia Terme - Rinnovata la discesa di Sant’Antonio di Padova nell’omonimo Santuario Nicastrese, in occasione della sua prodigiosa protezione sulla città nel marzo 1638 quando si verificò un disastroso terremoto, secondo recenti studi, di potenza pari agli 11 gradi della Scala MCS. Nicastro registrò il maggior numero di morti, circa 3.000 persone. Da parecchie opere di vari storici locali apprendiamo che nonostante la Chiesa subì ingenti danni, il convento non crollò e tutti i frati rimasero sorprendentemente illesi. Questa incolumità venne attribuita a Sant’Antonio di Padova, di cui già si venerava un’immagine nel Santuario Cappuccino. La protezione del Santo venne considerata dalla popolazione un vero e proprio miracolo, evento significativo che fece aumentare esponenzialmente la devozione per Sant’Antonio, tanto che, nel Santuario, venne edificata una Cappella in suo onore, decorata da molti doni votivi di valore e da tredici lampade argentate che ardevano notte e giorno.
La discesa del Santo, è spiegato in una nota, dalla sua nicchia ha avuto luogo domenica 2 marzo al termine della Messa delle 18:30 - presieduta dal Parroco e Guardiano fra Biagio Bonasso - accompagnata dal canto del responsorio. In questa settimana di preparazione alla festa sarà possibile recarsi al Santuario per elevare le proprie preghiere al Santo e partecipare alle Messe dalle 07:30, 9:00, 18:30, al termine delle quali verrà elevata al Santo la tradizionale preghiera ed il canto del responsorio. I festeggiamenti culmineranno domenica 9 marzo con la visita del Santo alla casa di riposo Tamburelli e, a seguire, la processione per le vie della parrocchia. Al rientro nel Santuario Santa Messa e ricollocazione del Santo nella sua nicchia.
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