Lamezia Terme - In occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini, il 15 novembre, si è svolto al Teatro Rendano di Cosenza lo spettacolo di Danza e Opera “Le immortali amate”, coproduzione di Armonie d’arte Festival e Ramificazioni Festival, in cui poesia cantata, musica, danza e scenografia si sono fusi mirabilmente grazie alla regia del direttore artistico, coreografo e danzatore Filippo Stabile.
Il Liceo coreutico, diretto dalla Dott.ssa Susanna Mustari, sul solco di una convenzione pluriennale con la Compagnia Create Danza e Ramificazioni Festival, è andato in scena con una performance sul celebre tema “In un coupé” tratto dal quarto quadro de La Bohème, opera pucciniana tra le più rappresentate al mondo. Un omaggio originale e significativo, traslato nel linguaggio coreografico-espressivo e frutto del lavoro delle classi del Triennio, coordinate dai docenti Vittoria Guarracino e Roberto Tripodi, nell’ambito del Laboratorio di Danza contemporanea e del PCTO. Partendo dal duetto tra Rodolfo e Marcello, viene ridisegnata la storia d’amore con le due giovani donne Mimì e Musetta, simboli dell’universo femminile tanto caro alla psicologia del compositore lucchese. Il viaggio sonoro sulle melodie struggenti di Puccini ha trovato il corpo poetico dei giovani danzatori che ne hanno materializzato voci, sentimenti ed emozioni nel linguaggio potente della danza contemporanea, suggerendo una nuova narrazione visiva sulla linea del tempo, un ponte tra passato, presente e futuro. Anche la “cuffietta rosa” che i giovani artisti si contendono sul palco, in un gioco scandito e ritmato dalla musica, racchiude in sè una forte valenza simbolica: rappresenta il ricordo della loro gioventù spensierata, dell’amore vissuto, sognato e ancora vivo, nonostante gli stenti e la malattia impongano una forzata separazione. In collaborazione con Calabria Coreutica, gli studenti hanno avuto, inoltre, l’occasione di confrontarsi con gli altri tre licei presenti all’evento, realizzando, nel piazzale antistante il teatro e nella platea vuota, una sequenza all’unisono, cadenzata dai respiri e dal movimento isocrono, che ha introdotto l’intero spettacolo, scolpendo in modo empatico la visione tragica ma vigorosa delle figure femminili pucciniane sospese tra la vita e la morte. Il pubblico, collocato rigorosamente nei diversi ordini di palchi, ha vissuto un’esperienza unica nella condivisione degli artisti in movimento nella platea, divenuta palcoscenico di sperimentazione innovativa e onirica. In scena anche quattro delle Compagnie professioniste under 35 nazionali: Equilibrio Dinamico di Roberta Ferrara, Create Danza di Filippo Stabile, Cornelia di Nyko Piscopo e Oltrenotte di Lupa Maimone, un ulteriore momento formativo per gli studenti, che si sono esibiti in successione ad autorevoli protagonisti del settore coreutico, creando un unicum espressivo volto a celebrare Puccini e le sue “immortali amate” tratte dalle celebri opere di Turandot, Manon Lescaut, La Bohème e Tosca.
“Il confronto è sempre occasione di crescita - dichiara la Dirigente Mustari - la danza si nutre e si evolve anche grazie alla capacità di suscitare emozioni, trasmettere con il movimento coreutico il bagaglio di competenze tecniche ed espressive di ogni studente, ma soprattutto grazie alla consapevolezza di essere un tutt’uno con l’opera d’arte per costruire una professione, quella del danzatore, quanto mai complessa e articolata”. “Fare rete e creare giovani artisti, per essere futuri esperti nel mondo della cultura delle arti”, questa è la finalità del Liceo Coreutico “Campanella Fiorentino”, “unico nella Provincia di Catanzaro, che rappresenta, ormai, una realtà educativa dall’alta valenza formativa, per la fine ricerca del linguaggio scenico-gestuale ed espressivo fondato su un rigore compositivo e tecnico-interpretativo al pari delle altre discipline liceali”.
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