Lamezia, Giornata nazionale bullismo all’istituto Ardito don Bosco: studenti incontrano operatori Polfer

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Lamezia Terme - Nella ricorrenza della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, istituita su iniziativa del MIM con l’intento di invitare le scuole a fare riflettere attentamente i giovani in merito al fenomeno, purtroppo ancora molto diffuso, per cercare di capirne le ragioni e individuare strategie e gli strumenti per difendersi. Anche in questo anno scolastico, la comunità educante dell’Istituto Ardito Don Bosco, si è impegnata a riguardo in un incontro formativo con gli operatori della Polfer rappresentata dal Vice Sovrintendente Ercolino Renato, dall’assistente capo Angelo Morelli, che hanno discusso con gli alunni della scuola secondaria di primo grado concludendo così il percorso inerente il progetto “Train to be cool”.

Gli operatori nel dialogare con i ragazzi hanno evidenziato quali sono i comportamenti che possono mettere a rischio la loro e l’altrui incolumità nei pressi delle stazioni. L’incontro ha condotto, poi, ad una riflessione approfondita, su quegli atteggiamenti che vedono sempre più spesso alcuni giovani protagonisti di episodi di prevaricazione, attraverso violenze fisiche, verbali e psicologiche. “Che siano bulli, spettatori o complici inconsapevoli, sembrano agire incondizionatamente, senza conoscere limiti e senza considerare la gravità e le conseguenze delle loro azioni sull’altro”.

Riferiscono in una nota, condivisa con tutta la comunità scolastica, i referenti del bullismo e cyberbullismo dell’istituto: “Specialmente quando sono in gruppo i bulli, perdono capacità, senso critico e più drammaticamente il controllo di sé. Con la diffusione capillare del web, il bullismo ha trovato terreno fertile per espandersi ed è diventato cyberbullismo. Sono nati così nuovi modi perversi e fantasiosi di agire attraverso la violenza.  Nell’ultimo periodo della pandemia la rete è stata per molti un rifugio all’interno del quale si nascondono trappole insidiose. I giovani potrebbero incorrere in pericoli e trovarsi in situazioni tragiche da cui poi è difficile uscire.” L’incontro ha dato anche modo di ai relatori i molteplici approfondimenti didattici realizzati in tutti gli ordini di scuola, evidenziando come sia importante analizzare, parlare e diventare consapevoli che: “Il coraggio è fuoco, e il bullismo è fumo".Oggi, continuano nella nota,  dobbiamo coltivare più efficaci modalità di interazione con nostri ragazzi come l’ascolto attivo, il dialogo, l’empatia, la riflessione argomentativa, in un confronto tra generazioni per poter raggiungere nuove consapevolezze, e dedicare un’ attenzione particolare ad argomenti significativi che possano aiutare genitori, docenti e adulti di riferimento a conoscere il bullismo e a prevenire il diffondersi di atteggiamenti aggressivi e violenti attraverso la presa di coscienza del fenomeno e la messa in atto di adeguate strategie educative”.

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