Lamezia, corso specialistico per utilizzo del Tromboelastografo: un nuovo analizzatore dell’emostasi

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Lamezia Terme - "Si è tenuto oggi a Lamezia, proseguendo anche domani, nella sala Ferrante dell’ospedale G. Paolo II un corso specialistico per l’utilizzo di un Tromboelastografo, un nuovo analizzatore automatico dell’emostasi, la cui importante funzione sarà quella di monitorare in pochi minuti (da 20 a 40) lo stato coagulativo ed emostatico di tutti quei pazienti che, vuoi per le loro patologie e quindi per i farmaci che assumono, o vuoi per l’insorgenza acuta di un deficit della cosiddetta cascata coagulativa in una delle sue complesse componenti, potrebbero andare incontro a delle gravi complicanze emorragiche o trombotiche, entrambe capaci di mettere a repentaglio la vita degli stessi pazienti, prima, durante o successivamente ad eventuali procedure chirurgiche, gestazionali o rianimatorie" è quanto si legge in una nota.

"Numerosi i partecipanti, in particolare Trasfusionisti e Anestesisti, particolarmente interessati all’utilizzo pratico e teorico dello strumento ed alla interpretazione dei suoi grafici e dei test che riesce ad eseguire. Numerosi - proseguono - sono gli ambiti di applicazione e le evenienze in cui i test viscoelastici possono essere eseguiti dal tromboelastografo installato nel nostro Ospedale: Chirurgia maggiore addominale, Chirurgia toracica, Traumatologia, Ostetricia, Rianimazione, Chirurgia ortopedica, Cardiologia: trattamento dell’IMA, CID (coagulopatia intravascolare disseminata)".

"L’aumentata incidenza nella popolazione del numero di pazienti che assumono in maniera cronica i farmaci agenti sul sistema coagulativo (antiaggreganti, dicumarolici o nuovi NAO) o la presenza di malattie autoimmuni o di deficit o anomalie dei fattori della coagulazione sottopone - informano - quotidianamente i Dirigenti Clinici, i Chirurghi in generale, i Dirigenti Ostetrici e Ortopedici nonché gli stessi Trasfusionisti e i Farmacisti Ospedalieri a numerosi interrogativi sulla corretta strategia terapeutica multidisciplinare da approntare in sede interventistica, se dovesse essere necessario un qualsiasi trattamento di natura invasiva. Parimenti, traumi e politraumi, nonché interventi ortopedici di notevole impegno, possono di per sé attivare improvvise anomalie coagulative sia in senso trombotico che al contrario emorragico. Anche la chirurgia ostetrica o ginecologica può complicarsi con gravi quadri di coagulopatie, dovute a svariati e molteplici fattori, richiedendo la somministrazione di farmaci emostatici, la cui scelta sarà resa ancora più accurata proprio dal monitoraggio attuato col TEG6s®".

"Una doverosa annotazione - fanno sapere - riguarda l’impegno della Unità Operativa di Medicina Trasfusionale, del Dipartimento dei Servizi Sanitari e della Farmacia Ospedaliera impegnate negli ultimi mesi anche a rendere più accessibile e trasformare il Servizio di Terapia TAO (terapia anticoagulante orale) dedicato ai pazienti scoagulati, il tutto affiancati e sostenuti dal personale della Struttura Complessa “Provveditorato Economato e Gestione Logistica” della ASP di Catanzaro, nonché dalla sensibilità e lungimiranza del Commissario Straordinario Gen. Dr. Antonio Battistini, del Direttore Sanitario Dr. Antonio Gallucci e della Direttrice Ammnistrativa Dr.ssa Tiziana Ciuci, che ha permesso di dotarsi di una strumentazione unica nel suo genere (in Calabria esistono altri solo 3 analizzatori installati a Reggio C., Castrovillari e al Policlinico di Germaneto) permettendo di aumentare in maniera significativa la sicurezza operatoria del nostro Presidio ospedaliero".

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