Giunta Esecutiva Sezionale di Catanzaro: "Procuratore Lo Voi attaccato per aver svolto il proprio dovere"

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Catanzaro - In merito alle recenti dichiarazioni di Rappresentanti del Governo Italiano sull’operato della Procura della Repubblica di Roma, la Giunta Esecutiva Sezionale di Catanzaro fornisce chiarimenti ai cittadini, nel cui nome viene amministrata la Giustizia. "Il deposito presso la Procura della Repubblica - si legge - di una querela circostanziata a carico di qualunque persona obbliga l’Ufficio di Procura ad iscrivere i nomi degli accusati nel registro delle notizie di reato. Nel caso in cui siano iscritti come indagati soggetti che svolgono il ruolo di Ministri, a maggiore tutela del mandato politico, la legge costituzionale nr. 1 del 1989 impone all’Ufficio di Procura di comunicare loro l’avvenuta iscrizione".

La norma stabilisce che: "Il Procuratore della Repubblica, omessa ogni indagine, entro il termine di quindici giorni, trasmette con le sue richieste gli atti relativi al collegio di cui al successivo articolo 7, dandone immediata comunicazione ai soggetti interessati perché questi possano presentare memorie al collegio o chiedere di essere ascoltati" (art. 6, comma 2 Legge Costituzionale 1/89). Dunque, l’obbligo – cui il Procuratore non può sottrarsi – è volto a garantire la più ampia difesa dei soggetti interessati ben prima che siano svolte indagini a loro carico, potendo così fin da subito presentare memorie e chiedere di essere ascoltati. Si tratta di una semplice comunicazione obbligatoria che è ben diversa da un “avviso di garanzia”. Le affermazioni di esponenti del Governo che parlano di politicizzazione della Magistratura, che descrivono una semplice comunicazione obbligatoria quale “avviso di garanzia” e risposta giudiziaria alla Riforma sulla cd. Separazione delle Carriere dei Magistrati appaiono, quindi, infondate. Non solo: l’invocata esigenza di accelerare l’approvazione della Riforma stessa rivela anche la sua chiara natura punitiva per la Magistratura. Non può non constatarsi una consapevole strumentalizzazione delle informazioni veicolate, che alimenta un pericoloso clima di mortificante sfiducia nelle Istituzioni. La G.E.S. di Catanzaro esprime piena solidarietà al Procuratore della Repubblica Lo Voi, attaccato per aver solo svolto il proprio dovere".

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