Istat, nel 2023 aumentati gli agriturismi in Calabria: +3,3% per le strutture che offrono anche alloggio

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Roma - Nel 2023 le aziende agrituristiche attive in Calabria sono aumentate di 11 unità (pari a +2,0%, rispetto al 2022), raggiungendo quota 564. I numeri salgono fino ad una percentuale del +3,3% se si considerano le strutture agrituristiche che offrono anche l'alloggio, in regione sono 505. Dopo gli anni della pandemia, e il conseguente calo degli afflussi di turisti, il settore ha ricominciato a crescere, lentamente e con costanza, fino ai risultati incoraggianti del 2023. Lo dicono i dati che emergono dal recente report "Agriturismi" pubblicato da Istat.

Prosegue la crescita in Italia, in 20 anni aziende raddoppiate

Nel 2023, a livello nazionale, le aziende agrituristiche sono aumentate di 280 unità (pari a +1,1%, rispetto allo scorso anno),raggiungendo quota 26.129. La crescita maggiore si registra nelle regioni del Centro (+2,3%) e nelle Isole (+1,7%). Pressoché stabile è la dotazione delle strutture agrituristiche nel Nord-ovest e nel Nord-est che aumentano, rispettivamente, dello 0,1% e dello 0,4%. Nel Sud, al contrario, si registra una lieve flessione (-0,1%). A livello regionale, rispetto al 2023, le Regioni con la crescita più consistente sono la Sardegna (+3,5%), il Lazio (+3,3%) e la Toscana (+2,9%). Sotto il profilo geo-morfologico, oltre il 53% delle strutture agrituristiche si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% nelle aree di pianura. Per quanto riguarda l’assetto produttivo delle aziende agrituristiche nel 2023 si confermano sia il carattere multifunzionale delle aziende, sia un’articolazione dell’offerta economica che fa leva sulle peculiarità culturali e paesaggistiche dei territori. In particolare, emerge sempre più forte l’integrazione dell’offerta di alloggio, degustazione e ristorazione, attività che rimangono il core-business di queste strutture, con i servizi di equitazione, escursionismo, osservazione naturalistica, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi vari, attività sportive e altri servizi.

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Natimortalità delle aziende agrituristiche, i dati in Calabria

Le aziende nate nel 2023 sono state 1.106, di queste il 41% si localizza nel Nord, il 38% nel Centro e il 21% nel Mezzogiorno. Delle 420 nuove aziende agrituristiche del Centro, 304 (72,4%) sono toscane e tra queste il 21% si localizzano nella provincia di Grosseto e il 18% sia nella provincia di Firenze sia in quella di Siena. Delle 457 nuove strutture del Nord, il 19,7% è lombardo, il 18,8% appartiene alla Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e il 17,5% del Piemonte. Delle 229 nuove autorizzazioni del Mezzogiorno, 110 si trovano nelle Regioni del Sud (di queste il 47,3% in Calabria) e il resto nelle Isole (54% in Sardegna). Sempre nel 2023 le aziende che cessano l’attività agrituristica sono 886. La mortalità maggiore si registra nelle regioni del Nord (49%), seguite da quelle del Centro (27,7%) e del Mezzogiorno (23,4%). Tra le aziende cessate nel Nord, il 21,4% e il 20% si localizzano, rispettivamente, nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen e nell’Emilia-Romagna. Delle 245 cessate del Centro, il 57,6% riguarda le aziende toscane, e, infine, tra le 207 del Mezzogiorno, vanno segnalate la Sicilia (26,1%) e la Calabria (20,3%). Nel lungo periodo (2004-2023), le nuove aziende sono state complessivamente 30.925 mentre le cessazioni sono state 18.026. Si registra, quindi, un saldo positivo (12.899 aziende), che trova conferma in ciascuna macroarea geografica.

B. M.

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