Gallo: “A rischio occupazione in 4 aree servizio su autostrada A2”

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Reggio Calabria - "Quattro aree di servizio della A2 cambiano proprietà, ma mancano garanzie occupazionali per i dipendenti. Ed a decine rischiano ora di perdere il posto di lavoro o di ritrovarsi una busta paga con pesanti tagli salariali". Lo afferma, in una nota, il capogruppo della Cdl alla Regione, Gianluca Gallo secondo cui la vertenza riguarda "il personale di diverse aree di servizio attive lungo il tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria, e più precisamente quelle di Tarsia est, Tarsia ovest, Cosenza est e Lamezia est". "La società Alma srl, che di recente è subentrata ad Autogrill spa nella gestione delle aree in questione - sostiene Gallo - avrebbe rifiutato nel corso di un confronto con le sigle sindacali svoltosi nella sede di Confindustria a Cosenza, di prendere impegni precisi in ordine alla garanzie da offrire sul piano della continuità occupazionale. Una situazione rispetto alla quale Cgil, Cisl e Ugl hanno reagito proclamando lo sciopero, per l'intera giornata del 31 ottobre, delle maestranze del servizio ristorazione e somministrazione della stazione di Tarsia est. A quanto pare le trattative si sarebbero interrotte di fronte al rifiuto della nuova società di gestione di salvaguardare i diritti dei lavoratori già in servizio, offrendo loro alternative ritenute non pienamente soddisfacenti. Quel che è certo è che sarebbe intollerabile registrare, eventualmente, un'ondata di licenziamenti, di mancate assunzioni o di riduzione delle garanzie contrattuali nel momento del passaggio di mano tra una società e l'altra: non mi sembra vi siano stati di crisi o situazioni tali da giustificare decisioni del genere". "E' probabilmente opportuno - sostiene ancora Gallo - che anche la Regione, che certo non può rimanere indifferente di fronte a quel che va accadendo lungo la sua più importante infrastruttura viaria, si attivi per far sentire la sua voce ed il suo peso: fatta salva la libera determinazione delle imprese, va evitato che la Calabria paghi un duro prezzo in termini di posti di lavoro e di diritti finanche in mancanza di oggettive situazioni di crisi o difficoltà. Per quanto mi riguarda, sarò al fianco dei lavoratori e dei sindacati per tutelare le ragioni di una terra che, con dignità, reclama lavoro e rispetto”.

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