Conflenti – Il piccolo paese del Reventino piange l'improvvisa scomparsa di uno dei suoi figli di adozione: Yosef Said. Aveva 69 anni. Era il 1998 quando Yosef, insieme a un gruppo di Curdi, in fuga dalle guerre, trovò accoglienza nel piccolo centro. "Erano i primi sbarchi sulle nostre coste - ricorda Don Adamo - all'epoca non esisteva il sistema di accoglienza, pertanto, uomini, donne e bambini furono accolti presso il ‘centro artigianale’ e la maggior parte della popolazione, si è prodigata a offrire il necessario". Solo tre uomini di quel gruppo decisero di rimanere e uno di loro era proprio Yosef che, partito dall'Iraq, ha scelto Conflenti come sua seconda casa, lasciando la famiglia d'origine per trovare una nuova, grande famiglia: la comunità conflentese, che oggi gli ha sommessamente rivolto l'ultimo saluto.
"Hai accettato questa terra, anche per l'ospitalità eterna - afferma il dottor Giovanni Paola, sindaco di Conflenti all'epoca del suo arrivo -. Ti sei fatto amare per il tuo carattere semplice ed umile. La Tua integrazione è stata esemplare e la scelta di restare, è stata di cuore. Oggi vedremo apparentemente vuota la parte che accoglie il dolore e le "Strette di mano", ma sarà tutta la popolazione invece a stringersi intorno a te, come simbolo di amore per Conflenti e come città dove regna alto il sentimento di ospitalità”. E la chiesa gremita è stata, di fatto, la dimostrazione di come Yosef sia entrato nel cuore dei Conflentesi, lasciando in ognuno il bel ricordo del suo umorismo, della sua generosità e bontà. Così lo ricorda la comunità incredula per la sua improvvisa scomparsa, a causa di un malore.
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