Vitale (Azione Lamezia): “Chiarezza su fondi ricapitalizzazione Sacal, annunciata interrogazione al Sindaco”

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Lamezia Terme - “Perplessità e dubbi sul metodo per arrivare alla ricapitalizzazione della Sacal. Da dove vengono i fondi dell’aumento di capitale?”. E’ questa la domanda che preme con insistenza tra le fila di “Azione” Lamezia Terme per bocca della segretaria cittadina Annita Vitale. Quesito che prende le mosse da un approfondimento della questione relativa alla ricapitalizzazione della Sacal.
“Da dove vengono i fondi per la ricapitalizzazione – insiste Azione Lamezia - , e cosa comporta la fonte di finanziamento? Procediamo a spiegare le ragioni della perplessità: la ricapitalizzazione, determinata dall’ultima Assemblea dei soci Sacal, si fonda, da un punto di vista finanziario, sul Decreto Coesione, diventato da pochissimi giorni Legge dello Stato, che consente, come anche notiziato da molte testate giornalistiche calabresi e lametine nei mesi addietro, la possibilità di immettere nuova liquidità nella casse della società di gestione aeroportuale con conseguente ricapitalizzazione dell’Ente solo per ciò che riguarda i soggetti pubblici.
Da ciò si deduce che i fondi su cui la Regione Calabria intende avviare l’immissione di nuova liquidità, tra l’altro vincolata a un programma di investimento infrastrutturale, siano i fondi previsti sul riparto tra regioni destinato, questo, alla Regione Calabria nella sua interezza. Il riparto inoltre avviene, tra gli altri, su un criterio legato al numero di abitanti della Calabria e in tal senso si sottolinea che i cittadini residenti a Lamezia Terme sono più di 70.000, con ciò configurandosi una delle Città più popolose della Regione anche più di Cosenza o Vibo Valentia”.

In conseguenza di questi ragionamenti, prosegue la nota: “non è forse legittimo pensare - mette ancora in luce la segretaria Vitale - che tali fondi possano essere utilizzati per aumentare il capitale di tutti i soci pubblici già detentori di quote parte societarie Sacal e non al contrario, come sembrerebbe intendersi da qualche articolo di giornale apparso sulla stampa oltre che da qualche affermazione pronunciata proprio dal sindaco Paolo Mascaro, solo per favorire un irrobustimento della quota regionale con conseguente indebolimento delle altre parti pubbliche? Non sarebbe cioè legittimo immaginare che la Regione Calabria nel ricapitalizzare Sacal ripartisse i 75.000.000,00 previsti, in parti percentuali così scongiurando il rischio che realtà come Lamezia Terme, sul cui territorio insiste l’aeroporto internazionale, restino gravemente penalizzate, riducendo ulteriormente una quota già esigua ma che consente comunque all’Ente locale di partecipare ai tavoli decisionali e alla governance complessiva dell’Ente di gestione aeroportuale? Non sarebbe strano che fondi destinati all’itera Regione Calabria dal Decreto Coesione fossero utilizzati dall’Ente regionale per potenziare, per così dire, il proprio ruolo all’interno delle ripartizioni societaria Sacal e il proprio peso e la propria centralità, già piuttosto robusta, nelle scelte dell’Ente di gestione, così divenendo il capo indiscusso? E perché il Sindaco Mascaro e il suo partito non si sono ribellati? Domande da cui deriva l’annuncio di un’interrogazione urgente al sindaco Mascaro accompagnata dall’auspicio che ‘questa volta, vorrà risponderci per dare conto ai cittadini di Lamezia. Ci pare che ignori l’importanza di partecipare, anche a livello societario, per la nostra Città: non è vero che è inutile, è utile, è anzi doveroso e siamo sicuri che lui e il suo partito, guidato da chi siamo certi, per storia personale, ha a cuore la Città e il suo sviluppo lo sappiano bene’. Ecco perché Azione Lamezia chiede chiarimenti urgenti sui fondi della ricapitalizzazione e sul ruolo che la Città vorrà svolgere, speriamo mai subordinata a logiche di potere e di gerarchia di partito ma sempre orgogliosa e volta al bene dei suoi cittadini. Tutta la Città – conclude Azione Lamezia - deve chiedere al suo Presidente regionale di tutelarla perché può. Utilizzi i fondi provenienti dal Decreto Coesione spalmando in quota parte percentuale la ricapitalizzazione a tutti i soci pubblici. E il nostro Sindaco faccia l’interesse della Città”.

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