Lamezia Terme - Non c'è pace nel Pd di Lamezia dove sembra arenarsi di nuovo il tentativo di trovare una sintesi e programmare un serio lavoro di squadra per avviare concretamente il confronto con le altre forze del centrosinistra e individuare a "stretto giro" il candidato a sindaco, in vista delle prossime elezioni di primavera. Ciò si evince dagli ultimi avvenimenti come la convocazione del Direttivo cittadino da parte dal segretario Gennarino Masi e del presidente, Francesco Grandinetti.
Convocato prima per il 24 ottobre e poi posticipato in seconda convocazione al 30. La motivazione ufficiale del rinvio è stata giustificata per favorire la presenza di Domenico Giampà, segretario provinciale del Partito democratico, impegnato nei giorni scorsi in qualità di sindaco nell'emergenza maltempo che ha colpito, tra gli altri comuni, anche San Pietro a Maida. Al netto della motivazione legittima, resta il fatto che in queste ore non mancano i mugugni per tale convocazione che di fatto "scavalca" il Coordinamento costituto per cercare una sintesi fra le varie anime e andare "uniti" al Tavolo del centrosinistra, discutere le linee programmatiche fino a indicare la strada da seguire per decidere il candidato a sindaco della coalizione. E tutto come se non si fosse mai insediato il Coordinamento. La convocazione del Direttivo, infatti, per molti osservatori fa perdere peso e autorevolezza all'organismo voluto dai vertici regionali alla Festa dell'Unità di Taverna, e il "pallino" torna così nelle mani del segretario Masi e del Direttivo che, giusto precisarlo, ad oggi risultano essere legittimati. La domanda dei più è: allora che senso ha nominare un Coordinamento se ancora il Direttivo esiste? Se ancora c'è un segretario eletto? All'ordine del giorno dell'assemblea del 30 ottobre, figurano due punti: avvio tesseramento 2024; rilancio e iniziativa politica. Ergo, cosa faranno gli esponenti del Coordinamento? A parte i due segretari, Masi e Giampà, la consigliera regionale Amalia Bruni e Luigi Muraca, responsabile giustizia del Pd regionale, indicato dal segretario calabrese, Nicola Irto come si determineranno in merito? Si sentono delegittimati? Chi rappresentano, se ancora il Pd "è governato" da propri organismi cittadini in carica? Domande adesso che nel Pd sembrano pesare come un macigno e che potrebbero preludere a rotture insanabili.
A. C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA