Lamezia Terme - Può essere definita la vittoria di Davide contro Golia, quella ottenuta sabato 27 luglio, nelle finali nazionali di pattinaggio a rotelle Cadetti Jeunesse, disciplina artistico, dalla coppia lametina costituita da Federica Gaetano e Gianfranco Felletti. Al Palapredieri di Piancavallo, in provincia di Pordenone, l’hanno infatti spuntata al cospetto di scuole di tradizione rotellistica decisamente più rinomate e con a disposizione tanti tecnici ex campioni d’Italia. Basti pensare che la coppia sconfitta in finale, detentrice del titolo in carica, era allenata da Patrick Venerucci, in passato numero uno al mondo in tale disciplina. Per la prima volta in 102 anni, ossia da quando esiste la FISR (Federazione Italiana Sport Rotellistici), un duo calabrese è riuscito a conquistare il titolo italiano nella disciplina artistica. Primo vero prestigioso traguardo pure per l’Asd Pattinaggio Lamezia, fondata dal prof. Mario Barberio ed attualmente presieduta da Salvatore Raccuglia, che a dicembre ha festeggiato i suoi primi 40 anni di attività. Inizialmente svoltasi nelle palestre scolastiche, quindi, da ormai diversi anni, presso la struttura del parco Lilliput, di proprietà della Progetto Sud ma dato in gestione decennale proprio all’Asd Pattinaggio Lamezia.
Federica e Gianfranco, rispettivamente di 12 e 14 anni, sono stati brillantemente allenati da Ilenia Graziano, a sua volta lametina, e dal reggino Fabio Paviglianiti. Quest’ultimo, solo per i due neo campioni nazionali si è sobbarcato tre viaggi settimanali dalla città dello Stretto a Lamezia e viceversa. A sua volta ex campione italiano, Paviglianiti, d’altronde, per coronare il suo sogno, da ragazzo è dovuto andar via dalla propria terra per gareggiare con il gruppo sportivo Lepis Piacenza.
Una vittoria, quella maturata una settimana fa nella categoria Cadetti Jeunesse, che parte da lontano e figlia di tanti sacrifici, come rimarca Federica Gaetano. “Con Gianfranco facciamo coppia solo da febbraio, mentre i nostri avversari si allenano assieme da anni: inizialmente è stata una scommessa dei nostri allenatori, poi, però, ci siamo resi conto che potevano fare molto bene. L’allenamento è stato costante: quasi tutti i giorni, sabato e domenica compresi, sotto il sole e su piste più piccole e con pavimento non dei migliori. Alla fine, però, siamo stati premiati di tutti i sacrifici compiuti e siamo felici per la vittoria”.
Il pensiero torna, poi, al giorno del trionfo. “È stata una grande gioia. A dir la verità non mi aspettavo la vittoria. Ma non perché non fossimo bravi, più che altro perché venivamo da una regione del sud che mai aveva vinto e anche perché gli avversari erano forti e di scuole importanti. Appena finita l'esibizione, comunque, ci siamo resi conto che avevamo fatto tutto corretto e quindi era subentrata la consapevolezza che ce l'avremmo potuta fare a salire sul podio”.
Gianfranco Felletti, jche, sempre in coppia con la Gaetano, ad aprile ha vinto pure il trofeo Apulia in quel di Giovinazzo, identifica più nel dettaglio le principali difficoltà incontrate in gara. “la spirale della morte, per quanto riguarda gli esercizi, e il poco tempo a nostra disposizione per prepararci alle gare, visto che abbiamo iniziato da poco insieme. Una volta realizzato di aver fatto una buona esibizione, ero molto felice anche se ancora non sapevo i risultati finali. Tant’è che ho iniziato a piangere dalla gioia, ho buttato tutto fuori!”.
Corposo l’elenco dei ringraziamenti finali. “Ringrazio gli allenatori della società. In special modo Ilenia Graziano, che ci ha seguito ogni giorno nonostante il caldo, e Fabio Paviglianiti, il quale ci ha sostenuti e allenati durante questi mesi, percorrendo giornalmente tanti chilometri pur di starci vicino. E poi Annalisa Marelli per averci impostato molte difficoltà del programma e Graziella De Simone per i suggerimenti. Tutti disponibili a qualsiasi ora con noi. Infine vorrei ringraziare la mia famiglia per avermi sempre sostenuto e creduto nel sottoscritto. Soprattutto – conclude Felletti - i miei genitori che mi hanno accompagnato in questa sfida e ci sono sempre stati da quando ho iniziato a pattinare”.
Ferdinando Gaetano
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