Lamezia Terme – Per la prima volta in questa stagione, il Sambiase incappa nella seconda sconfitta consecutiva, peraltro entrambe arrivate con identico risultato. Ma quella maturata avantieri pomeriggio davanti ad oltre 3500 spettatori, per quanto vistosi in campo, specie alla luce della differenza esistente, a livello tecnico, di costi e di trascorsi, tra i due organici, è stata una battuta di arresto immeritata. Ad un primo tempo nel quale, soprattutto nei primi 25’, la Reggina si è fatta preferire a livello di palleggio e manovra, ha fatto seguito una ripresa che ha visto i padroni di casa più in palla per grinta e determinazione. Eccezion fatta per il guizzo finale di Barillà, nei secondi 45’, però, si è materializzata un’unica, vera, nitidissima occasione da rete: quella capitata sui piedi di Ferraro, imbeccato da un chirurgico filtrante di Zerbo, fermato in uscita disperata dal portiere avversario. Il maggior tasso tecnico e di esperienza degli amaranto è tuttavia emerso al 94’, quando la perfetta scelta di tempo di capitan Barillà, non a caso elemento con lunghi trascorsi in serie A, ha colto di sorpresa la sin li quasi perfetta retroguardia giallorossa. La compagine dello Stretto ha insomma prevalso sui titoli di coda grazie ad un pizzico di maggior malizia e cattiveria sotto porta. Alla fine resta, comunque, una sconfitta sostanzialmente indolore per i lametini, soprattutto per effetto del concomitante, quanto inatteso, stop della Scafatese, a sua volta al secondo kappaò di fila, in quel di San Cataldo. Il terzo posto, che consentirebbe di disputare in casa la semifinale play-off, dista, così, sempre una sola incollatura. Anche se bisogna ricordare che, a differenza dei campani, Umbaca e compagni devono ancora fermarsi, in questo girone di ritorno, a seguito del recente ritiro dell’Akragas.
Comunque andrà a finire, resterà in ogni caso una stagione più che positiva, essendo andata oltre ogni più rosea aspettativa iniziale. Sino alle primissime giornate del girone di ritorno, lo ricordiamo, si è rimasti in lotta per la vittoria del campionato. Obiettivo, quest’ultimo, ormai da qualche settimana rimasto un affare a due, tra Siracusa e Reggina.
Contro l’undici di Brunello Trocini, è maturato il sesto stop stagionale, terzo casalingo (tutti per 0-1). Due di questi ko interni sono arrivati al cospetto delle squadre della provincia di Reggio Calabria, accomunate tra loro dai colori amaranto.
Per la terza volta i minuti di recupero finali risultano fatali ai giallorossi. Era già successo a San Cataldo, quando si fu, però, soltanto acciuffati sul 2-2, e, ironia del destino, nei due match casalinghi contro due delle tre “grandi” del torneo: Scafatese e Reggina. Una sola volta hanno invece arriso: nella trasferta di Favara. decisa da una bella giocata di Costanzo all’ultimo respiro.
Del passo falso sambiasino non approfitta appieno la Vibonese. I rossoblù pareggiano al “Razza” con l’Acireale e ora sono a -3 dai ragazzi di mister Morelli. Vince invece la Nissa, al terzo successo consecutivo ed in serie utile da otto turni, sempre sesta ma ora distante sette lunghezze dal Sambiase. Margine, tuttavia, piuttosto rassicurante considerato che mancano ormai sei giornate al termine e che anche la squadra di Caltanissetta dovrà ancora fermarsi in uno di questi.
Per la sesta gara di fila Giuliani ha dovuto raccogliere un pallone in fondo alla propria rete. In questo torneo non era ancora mai successo. Al massimo si era subito gol per quattro settimane di fila, tra la terza e la sesta di andata.
Sesto match stagionale chiuso senza gol all’attivo. Alla voce attacco più prolifico, quello giallorosso resta comunque al sesto posto. Nonostante la rete subita avantieri, sono sempre tre le compagini che hanno incassato meno gol: Siracusa, Reggina e Scafatese.
Diventa pari a zero il saldo tra quanto raccolto nelle prime undici giornate e quanto invece ottenuto nello stesso arco temporale di questo girone di ritorno, sempre diciassette punti.
Il singolo atleta giallorosso con più minuti giocati (2467’), resta Alessio Giuliani. L’estremo difensore romano è anche l’unico ad essere sempre sceso in campo da titolare in queste prime ventisette gare. Così come il secondo più “stacanovista” della rosa è sempre il difensore Gerardo Strumbo (2426’), il quale ha saltato, peraltro per squalifica, esclusivamente la gara di Agrigento. Particolare curioso, uscendo in pieno recupero, subito dopo il gol reggino, per far posto a Maitini, è stato sostituito per la seconda volta, per giunta consecutiva, in questa stagione. Nello scorso torneo, in Eccellenza, gli era capitato soltanto in occasione della trasferta con lo Stilomonasterace, ma in quel caso il calciatore di Chiaravalle Centrale entrò a gara in corso. Al pari di Giuliani, ma con meno minutaggio, anche Luca Ferraro non ha finora saltato neanche una tappa di questo campionato. Altro punto fermo dello scacchiere sambiasino si conferma Gabriele Zerbo. L’attaccante palermitano, a secco di gol dalla trasferta pre-natalizia di Agrigento, non è stato utilizzato unicamente nella trasferta di Pompei, per squalifica. Nelle restanti gare sempre titolare ad eccezione del match di andata con il Castrumfavara, allorquando è subentrato a metà secondo tempo.
Ferdinando Gaetano
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