Reggio Calabria - A vincere la seconda edizione del concorso canoro "La voce dello Stretto" è la giovanissima cantante lametina Lucia Mercuri, in arte Lulù, che si è esibita venerdì 25 ottobre al Teatro San Bruno di Reggio Calabria, in un contest che ha visto concorrenti provenienti da tutta la Regione. Figlia del pluricampione nazionale Bicilindriche Angelo Mercuri, Lulù, sin da bambina, dimostra una predilezione per il canto e la musica, rivelando una facilità nell'apprendere melodie complesse e di ampia estensione.
Coltiva il suo talento – raccontano in una nota - per quattro anni nella scuola di Musica Lamezia con il Soprano Mariarosa Sansone continuando poi da autodidatta, a causa di gravi problemi di salute. La musica l'accompagna in tutte le sue giornate e comincia anche a scrivere le sue canzoni in collaborazione con alcuni artisti: nel 2022 pubblica il suo primo singolo “Dimmi” prodotto da Dissonanze Studios; nel 2023 esce un secondo singolo “Paranoia”, brano autobiografico scritto e composto con l’aiuto del maestro Giovanni Nicotera. Sempre nello stesso anno un altro singolo dal titolo “Solo Tu”. Nel 2024 esce “Fake Love”, brano interamente scritto da Lulù e vinto nel contest Melacanto Talent; l’ultimo lavoro è "Superfantastica", scritto sempre in collaborazione con il maestro Nicotera. I suoi inediti hanno raggiunto un uditorio ampio proprio sui social e "Superfantastica” ha ottenuto 18:000 visualizzazioni.
Lulù ha ripreso da qualche anno lo studio del canto a livello professionale sotto la guida del soprano Licia Di Salvo e recentemente la sua voce è stata notata da Nino Pizzimenti ideatore e direttore del contest "La voce dello Stretto”. Unanime il giudizio della Giuria, presieduta dal maestro Gaetano Tirotta, che ne ha riconosciuto le meravigliose qualità interpretative e la sua padronanza vocale anche in generi completamente diversi. La prima fase del concorso, infatti, ha visto Lulù cimentarsi in un brano potente ed energico, “I see Red" di Everybody Loves an Outlaw, mentre per la fase finale la scelta è caduta su un brano introspettivo e vocalmente arduo " La rondine" del cantautore indimenticato Mango.
"Ho capito quanto la musica sia una potente medicina dell'anima - racconta Lulù - e che il talento non basta per affrontare una performance. Lo studio e la tecnica sono necessari per renderti consapevole del tuo strumento e poter così interpretare un testo e donarlo empaticamente al pubblico". Lulù, conclude la nota “continuerà a studiare, scrivere e cantare perché possa il suo talento essere riconosciuto e apprezzato in contesti sempre più ampi e ci auguriamo possa raggiungere i traguardi di eccellenza che merita”. La prossima domenica sarà ospite del Programma televisivo di Renato Grandinetti "Domenica speciale".
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