Lamezia Terme – Grazie al progetto “Vacantiandu” diretto da Nico Morelli ed Ercole Palmieri, il 18 marzo, infatti, inizieranno al teatro Grandinetti di Lamezia le prove dello spettacolo “Ti ho sposato per allegria” di Natalia Ginzburg, regia Emilio Russo, con Giampiero Ingrassia e Marianella Bargilli. Una nuova produzione che vede l’allestimento in coproduzione con Tieffe Teatro Menotti Milano, Teatro Quirino di Roma e “I Vacantusi”. Per una settimana, attori, tecnici, regista, scenografi vivranno Lamezia: dopo la prova generale e la “prima” dello spettacolo, che debutterà venerdì 21 marzo alle 21 al Teatro Grandinetti. Da Lamezia partirà quindi la tournée nazionale di “Ti ho sposato per allegria”. Sul palco, insieme a Ingrassia e Bargilli, ci saranno anche Lucia Vasini, Claudia Donadoni e Viola Lucio. Scenografie Fabiana Di Marco, costumi Pamela Aicardi.
Stuzzicante. Gustosa. Stratificata. Come la parmigiana di melanzane che, chissà perché, è l’unico menù previsto da Giuliana che ha appena sposato il semisconosciuto Pietro. “Ti ho sposato per allegria” è la prima delle undici commedie di Natalia Ginzburg. La scrive nel 1965, tre anni dopo avere vinto il Premio Strega con il suo capolavoro Lessico Famigliare. Come in quasi tutta la sua produzione affronta ancora temi eterni come l’amore, le relazioni, le madri, la morte, la diseguaglianza sociale. E ancora una volta ne parla quasi senza parlarne raccontando storie in apparenza semplici e familiari con la lingua concreta di tutti i giorni. “Ti ho sposato per allegria” nel suo inconsueto articolarsi tra assenze e presenze è una sorta di vertigine, di labirinto che conduce nello stesso punto dal quale si è partiti e da dove si riparte forse cercando un altro percorso. Chissà? Da qualche parte prima o poi si dovrà uscire. O forse no, proprio come in quella cosa che continuiamo a chiamare vita. Lo spettacolo è inserito nel progetto teatrale “Vacantiandu 2024”, finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria.
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