Cosenza – Due persone sono state rinviate a giudizio per la morte di Denise Galatà, la diciottenne reggina deceduta mentre faceva rafting sul fiume Lao nel Cosentino il 30 maggio del 2023. La giovane studentessa era in gita scolastica nel Cosentino con i compagni di classe. Il gup di Castrovillari ha disposto il processo per il presidente del consiglio direttivo della società di rafting e per l’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva Denise. Per loro (accusati di omicidio colposo) il processo prenderà il via il prossimo 10 aprile. Inoltre, nel corso dell’udienza preliminare è emerso che la Procura di Castrovillari ha iscritto sul registro altre tre persone: si tratta della dirigente e di due docenti del liceo linguistico “Rechichi” di Polistena, la scuola frequentata da Denise. Queste indagini hanno preso il via dalla denuncia della famiglia della ragazza per cooperazione in omicidio colposo rivolta al preside e ai docenti accompagnatori. La ragazza, quel giorno, stava facendo rafting con la scuola quando - per cause in corso di accertamento – il gommone sul quale si trovava la vittima si è ribaltato. A seguito dell’urto, la giovane è caduta in acqua e da quel momento di lei non si sono avute più notizie. Il giorno dopo è stato trovato il suo corpo senza vita. L'autopsia accertò che la morte fu causata da annegamento. La Procura aveva chiesto il processo per il presidente del consiglio direttivo della società di rafting e per l’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva Denise che ora dovranno affrontare il processo.
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