Operazione Euro-Scuola, sequestrate due scuole pubbliche abusive a Locri, arresti - VIDEO

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Locri (Reggio Calabria) - I carabinieri del Gruppo di Locri hanno sequestrato due immobili che ospitano l'Istituto statale d'arte e l'Istituto professionale statale per l'industria e l'artigianato, frequentati da circa 800 studenti, perché "totalmente abusivi". I militari hanno anche eseguito 15 provvedimenti restrittivi (1 custodia cautelare in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 10 colpiti congiuntamente dalle misure dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), su ordine della Dda di Reggio Calabria, accusate di truffa, abuso d'ufficio e frode nelle pubbliche forniture, reati tutti aggravati della modalità mafiose per i presunti rapporti degli indagati con la cosca di 'ndrangheta dei Cordì.

É stato bloccato dai carabinieri, che si trovano in forze sul posto, l'ingresso degli studenti nelle due scuole superiori di Locri, l'Istituto statale d'arte e l'Istituto professionale statale per l'industria e l'artigianato, sequestrate dai militari perché gli immobili che le ospitano sono totalmente abusivi. I provvedimenti di sequestro sono stati notificati dai militari ai due dirigenti degli istituti. Le due scuole sono frequentate, complessivamente, da oltre 800 studenti.

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Sono coinvolti anche ex amministratori e funzionari del Comune di Locri e della Provincia di Reggio Calabria nell'indagine condotta dai carabinieri che ha portato stamattina al sequestro di due istituti scolastici nella cittadina jonica reggina. I provvedimenti eseguiti sono il frutto dell'articolata attività d'indagine avviata nel 2015 dal Nucleo operativo della Compagnia di Locri dei carabinieri. Alle persone coinvolte nell'indagine viene contestata l'aggravante di avere agevolato la cosca Cordì della 'ndrangheta. Nella circostanza sono state, altresì, effettuate numerose perquisizioni personali e domiciliari anche nei confronti degli stessi indagati. Tra gli indagati, per lo più incensurati, ci sono anche liberi professionisti. I carabinieri hanno anche sequestrato beni riconducibili agli indagati per un totale equivalente di 12 milioni di euro.

Secondo quanto emerdo, l’operazione odierna può considerarsi la prosecuzione delle attività investigative poste in essere dall’Arma dei Carabinieri nel territorio locrideo, dopo la cosiddetta pax mafiosa tra le cosche “CORDÌ” e “CATALDO”, che si sono dapprima scontrate in una faida ultratrentennale (tra gli anni 1969 e 2005) per la supremazia nel territorio di pertinenza e scandita da innumerevoli fatti di sangue, poi, raggiunta la riappacificazione tra il 2008 ed il 2010, nell’accordo per la spartizione del territorio al fine di insinuarsi nell’appetibile tessuto economico che lo contraddistingueva ed infiltrarsi nei meandri della Pubblica Amministrazione. 

Obbligo di dimora anche per il padre del sindaco di Locri

Salvatore Calabrese, di 75 anni, ingegnere, padre del sindaco di Locri, Giovanni, é una delle 15 persone cui i carabinieri hanno notificato la misura congiunta dell'obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria nell'ambito dell'indagine che ha portato al sequestro di due scuole cittadine. Il padre del sindaco, negli anni scorsi, prima che Giovanni Calabrese venisse eletto primo cittadino, ha eseguito, nella qualità di libero professionista, lavori in uno dei due istituti scolastici sequestrati. A carico di Salvatore Calabrese si contestano i reati di truffa aggravata e continuata e frode nelle pubbliche forniture.

I NOMI

Custodia cautelare in carcere

  • Pietro Circosta

Arresti domiciliari

  • Luca Maio
  • Antonio Maiorana
  • Rocco Maiorana
  • Sofia Procopio

Obbligo di dimora

  • Antonio Circosta
  • Sergio Caracciolo
  • Giuseppe Cuzzilla
  • Salvatore Calabrese
  • G.L.
  • Giovanni Macrì
  • Pasquale Antonio Romeo
  • Antonio Milicia
  • Giovanni Merlo Boggio
  • Marianna Callipari

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