San Pietro a Maida, assolto in Appello dall'accusa di violenza sessuale sulla figlia minore

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Catanzaro - La Corte di Appello di Catanzaro ha assolto G.M. di San Pietro a Maida con formula "perché il fatto non sussiste" dai reati di violenza sessuale aggravata. La Corte di Appello di Catanzaro ha adottato nel giudizio di assoluzione la formula di proscioglimento, ribaltando la prima sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale Collegiale di Lamezia Terme nel 2023 con la quale invece l’imputato G.M. era stato condannato alla pena di 8 anni e 5 mesi di reclusione, con pagamento delle spese processuali ed applicazione delle pene accessorie previste in materia.

La vicenda processuale oggetto della decisione concerneva il delitto gravissimo di violenza sessuale su figlio minore; tanto che nel caso in esame era stata applicata originariamente misura cautelare con permanenza ancora in atto dello stato di detenzione agli arresti domiciliari dell’imputato G.M.. Si sono svolte una serie di udienze sino alla data della prima decisione, che ha visto contrapposti come difensori di parte civile gli Avvocati Caterina Berlingeri e Graziella Astorino, per i familiari della minore e la minore stessa; a difesa dell’imputato erano presenti gli avvocati Ortensio Mendicino e Vanessa Cardamone. La Corte di Appello, dopo l'arringa dei difensori dell’imputato, Ortensio Mendicino e Vanessa Cardamone, ha accolto i motivi di impugnazione prosciogliendo l’imputato dalle gravi accuse, disponendone l’immediata scarcerazione, revocando le pene accessorie e le statuizioni civili a suo tempo accordate alla predetta parte civile.

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