Paracadutista calabrese della Folgore muore precipitando su una casa in Toscana

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Pisa - Sarebbe stato un malore a causare il decesso di Gianluca Spina, sottufficiale paracadutista della Folgore 49enne morto oggi precipitando nel giardino di un'abitazione privata a Orentano, al confine tra le province di Pisa e Lucca, durante un lancio di addestramento nel territorio del comune di Altopascio (Lucca). E' quanto si apprende in ambienti investigativi. Sarà l'autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni e che è stata disposta dalla procura di Pisa ad accertare con certezza le cause. Spina, originario di Cosenza e residente in provincia di Siena, sergente, era in servizio presso il 186/o reggimento Folgore di stanza a Siena, erede del contingente schierato a El Alamein e di cui custodisce la bandiera di guerra decorata dalla Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Il lancio di addestramento era organizzato nella zona adibita alle esercitazioni vicino ad Altopascio (Lucca). Stando a ricostruzioni il paracadute si sarebbe aperto regolarmente. Fra le ipotesi del decesso quella del malore durante la discesa che avrebbe impedito di manovrare regolarmente il paracadute. A Siena Gianluca Spina viene ricordato come militare di esperienza e dal comportamento esemplare. Aveva anche partecipato a missioni all'estero oltre a condurre la regolare attività operativa e addestrativa in patria. Da anni si era stabilito nel Senese dove, a parte gli impegni della professione militare, era conosciuto anche per i suoi interessi nella vita civile e dove praticava attività sportive nel tempo libero.

Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Pietro Serino, esprime "il proprio profondo cordoglio, a nome di tutta la Forza armata e suo personale, alla famiglia del sergente maggiore aiutante Gianluca Spina, tragicamente scomparso in servizio a Castelfranco di Sotto". Il sottufficiale, 49enne di origini calabresi, era un paracadutista militare e nel corso della sua carriera aveva evidenziato in ogni circostanza grande professionalità e spirito di servizio - si apprende dallo Stato Maggiore dell'Esercito - . Personale dell'Esercito ha immediatamente informato la famiglia e, sin dal primo momento, sta fornendo il massimo supporto logistico e psicologico alla stessa.

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