Calabria: Ucciso sacerdote a Cassano allo Ionio

Carabinieri-omicidio-Sacerdote-2.jpg

Cassano allo Ionio - Un sacerdote, Lazzaro Longobardi, di 69 anni, è stato ucciso stamattina a Cassano allo Ionio con un colpo di spranga alla testa. A trovare il cadavere riverso in una pozza di sangue, poco dopo le 7.:30, è stata una donna che andava a fare le pulizie nella chiesa. La donna ha subito allertato il 118 e poi i Carabinieri. L'omicidio sarebbe da collegare, secondo una prima ipotesi, a fatti di natura privata. Il cadavere è stato trovato nei pressi della chiesa di San Giuseppe, nella frazione Sibari di Cassano allo Ionio, dove Don Longobardi viveva, ospitato in un alloggio annesso. Il corpo del sacerdote giaceva a terra e presentava una vasta ferita alla testa, che ha causato un'abbondante perdita di sangue. L'arma del delitto, una spranga di ferro, è stata trovata vicino il cadavere. Sull'omicidio stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. La morte del sacerdote, secondo i primi accertamenti, risalirebbe ad alcune ore prima. Da una prima ricostruzione degli agenti dell'Arma, pare che il sacerdote sia stato aggredito in un cortiletto chiuso da un muro, attiguo alla chiesa di San Giuseppe don Lazzaro Longobardi e dal quale si accede alla canonica. Non è escluso che l'aggressore conoscesse le abitudini del sacerdote e lo abbia atteso al suo arrivo in canonica. La zona è stata recintata dai carabinieri in attesa che vengano effettuati i rilievi scientifici.

Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, il sacerdote è stato ucciso mentre, presumibilmente, andava a prendere la sua auto. Vicino al cadavere, infatti, gli investigatori hanno trovato un mazzo di chiavi ed i documenti della vettura. Don Longobardi non era il parroco della chiesa di San Giuseppe della frazione Sibari, dove è avvenuto il delitto, ma della chiesa di frazione Lattughelle, che dista 5-6 chilometri.  Il delitto, quindi, sarebbe avvenuto mentre don Longobardi si apprestava a prendere l'auto per recarsi nella sua parrocchia. Non è ancora chiaro se il sacerdote sia stato aggredito alle spalle o se vi sia stata una colluttazione prima.

Alcune persone sono state invitate in caserma e vengono sentite in queste ore dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza allo scopo di ricostruire le ultime ore di vita di Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso stamani a Cassano allo Ionio e cercare di risalire al suo assassino. Sul luogo dell'omicidio, intanto, si sono recati i militari della sezione rilievi del Comando provinciale di Cosenza alla ricerca di tracce utili a risolvere il caso. Sul posto c'e' anche il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Giuseppe Brancati. Dalle prime indiscrezioni, il parroco aveva segnalato ai carabinieri ma senza fare denuncia, che un conoscente negli ultimi tempi gli aveva chiesto più volte del denaro. La persona in questione, secondo quanto si è appreso, è tra quelle convocate in caserma dai carabinieri e viene attualmente sentito al pari di altri. Questa ipotesi sarebbe la più accreditata tra gli investigatori come movente del delitto. Il sacerdote è stato descritto da tutti come una persona generosa che cercava di aiutare tutti. Magari qualcuno, è l'ipotesi degli investigatori, si è spinto a una richiesta eccessiva per le possibilità del sacerdote ed al suo rifiuto potrebbe avere reagito violentemente, colpendolo con una spranga di ferro alla testa. Intanto, il Vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, il monsignore Nunzio Galantino, è rientrato in Calabria da Roma dopo aver appreso la notizia dell'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Mons. Galantino è giunto in Calabria in aereo ed ora si sta recando a Cassano allo Ionio per avere notizie sull’accaduto.

"Era un santo, aiutava tutti. Non si meritava di fare una fine così": è unanime il giudizio dei parrocchiani su don Lazzaro Longobardi, il sacerdote ucciso a Cassano allo Ionio. La notizia del delitto si è rapidamente diffusa nella frazione Sibari dove il prete è stato ucciso e subito davanti la chiesa di San Giuseppe si è radunata una folla di fedeli. "Bisogna fare una rivoluzione, adesso si uccidono anche i preti" dice una fedele. "Era una persona disponibile - le fa eco un'altra - vicina agli extracomunitari e a chi aveva bisogno. Aveva una parola di conforto per tutti e amava dialogare con tutti. La comunità è più che addolorata". "Lo conoscevo da 40 anni - dice un'altra parrocchiana - ed era veramente un prete eccezionale. Era propenso anche a mediare gli orari delle funzioni. Svolgeva degnamente e con passione il suo ministero".

Esami Ris su spranga per impronte

Accertamenti dei tecnici della sezione rilievi dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza sono in corso sulla spranga di ferro usata per uccidere il parroco Lazzaro Longobardi e ritrovata vicino al cadavere. Gli investigatori, infatti, sperano che l'assassino possa avere lasciato una traccia di sé su quella spranga, a cominciare dalle impronte digitali. Un reperto che sarebbe fondamentale per risalire all'assassino del sacerdote.

Comune annulla iniziative carnevale

L'amministrazione comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso, ha annullato tutte le iniziative programmate in occasione del carnevale. La decisione è stata presa in segno di lutto dopo l'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi.

Due in caserma, possibili sviluppi

Due persone sono sotto interrogatorio in una caserma dell'Arma del Cosentino in relazione all'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. Al momento nessun provvedimento è stato adottato, ma la posizione dei due, di nazionalità straniera, è al vaglio degli inquirenti. Uno sarebbe l'autore delle richieste di denaro che nelle scorse settimane avevano preoccupato padre Longobardi, che le aveva segnalate ai carabinieri senza però fare denuncia. Non è escluso che a breve possano esserci sviluppi investigativi.

REAZIONI

Mons. Galantino: "Sempre speso tutte sue energie per i poveri"

"Ha dato la vita per quei poveri per i quali s'era sempre speso con tutte le sue energie. Di recente mi aveva confidato la volontà di accettare l'invito di una delle tante famiglie di extracomunitari che aveva aiutato, che lo avrebbero voluto con sé a Trieste, dove grazie a lui avevano ritrovato la speranza. Non ne ha avuto il tempo". Tristezza e amarezza sono i sentimenti che ispirano le parole di mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all'Jonio. Il presule, segretario generale della Cei, è rientrato in mattinata da Roma, appena avuta notizia della morte di padre Lazzaro Longobardi, titolare della parrocchia di san Raffaele Arcangelo, a Sibari. Il sacerdote, originario di Gragnano (Napoli), dopo la licenza in teologia aveva ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1971. Appartenente alla Congregazione del Santissimo Redentore e nel 1980 aveva conseguito la laurea in lingue e letteratura straniera. Dal 1987 era parroco a Sibari, amato stimato e benvoluto dall'intera comunità parrocchiale, in favore della quale s'era impegnato nell'opera di promozione del Vangelo, al fianco dei giovani e, da sempre, degli ultimi e degli emarginati, in particolare delle migliaia di immigrati che affollano i campi della Piana in cerca di lavoro. "Nei giorni scorsi - ricorda mons. Galantino - mi aveva messo al corrente dei timori che in lui avevano ingenerate continue, pressanti richieste di aiuto in denaro. Gli avevo suggerito di parlarne anche con Carabinieri e col consiglio parrocchiale, e mi risulta lo abbia fatto, anche se formalmente non ha sporto querela perché si diceva certo che col dialogo ogni difficoltà sarebbe stata superata. Siamo sconvolti da questo episodio di tremenda, incredibile brutalità. Padre Lazzaro ha sempre dato tutto se stesso per il prossimo: mancherà a Sibari e a tutta la diocesi ed a quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene". Condoglianze e sentimenti di vicinanza, ma pure l'assicurazione che le forze dell'ordine faranno di tutto per assicurare alla giustizia i responsabili dell'omicidio di padre Longobardi sono stati espressi a mons. Galantino, nel corso di una telefonata, dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Sindaco Cassano: "Era una persona speciale"

''Esprimo profondo dolore, mio e della comunità cassanese, che è costernata, per questo gravissimo fatto che colpisce in maniera feroce la Chiesa cassanese e l'intera comunità". Lo ha detto il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso. ''Padre Lazzaro - ha aggiunto - era un uomo semplice, una persona speciale, dolce, umile, che stava nella vigna del Signore a lavorare per gli altri. Il suo percorso è intriso di tante azioni positive a favore dei più deboli. Al Vescovo ed al clero cassanese esprimo l'affetto e la vicinanza di tutta la comunità che rappresento. Insieme ancora dobbiamo percorrere un lungo tragitto e recuperare il gravissimo disagio culturale e sociale esistente nella nostra comunità. Il disagio sociale e la crisi che stiamo vivendo fanno ancora più cadere nel pessimismo la nostra comunità. E' inutile ribadire che da soli non ce la facciamo e non andiamo da nessuna parte''. ''In questa zona - ha concluso Papasso - c'è bisogno di un profondo intervento della Regione e dello Stato per garantire una nuova speranza, soprattutto per le giovani generazioni''.

Ministro Alfano telefona a mons. Galantino per esprimere condoglianze

Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha telefonato in mattinata al vescovo di Cassano allo Ionio e segretario della Cei, mons. Nunzio Galantino, esprimendo a lui ed all'intera Diocesi le condoglianze per l'omicidio del sacerdote Lazzaro Longobardi. E' quanto si è appreso in ambienti della Curia. Alfano ha anche assicurato al vescovo il massimo impegno per la cattura dell'autore del delitto.

Maragò esprime vicinanza e solidarietà a mons Galantino

“Esprimo vicinanza e solidarietà a Monsignor Nunzio Galantino, alla diocesi e a tutta la comunità di Cassano, scossa per il feroce fatto di sangue in cui ha perso la vita il sacerdote Lazzaro Longobardi”.  Lo dichiara Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta. Magarò ricorda in proposito che in occasione della riunione straordinaria della Commissione regionale, il mese scorso a Sibari, “era stato registrato, nel corso delle audizioni di associazioni di volontariato e rappresentanze istituzionali, un forte allarme per la recrudescenza di fatti criminali e i fenomeni di disagio sociale”.

Cordoglio da parte di Bagnasco e Bassetti

Messaggi di cordoglio sono giunti al vescovo di Cassano allo Ionio, mons. Nunzio Galantino, dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale italiana, e dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia. Lo ha reso noto la Curia di Cassano. Oggi pomeriggio, con inizio alle 18, mons. Galantino celebrerà una messa nella parrocchia del sacerdote scomparso, in contrada Lattughelle.

Santelli (Fi): “Serve impegno straordinario per sicurezza”

“L’efferata uccisione di don Lazzaro Longobardi è un fatto di inaudita e sconvolgente violenza, l’ennesimo avvenuto nella zona di Cassano Ionio, dove è assolutamente indispensabile un impegno straordinario dello Stato sul fronte della sicurezza”. Lo afferma la coordinatrice calabrese di Forza Italia, Jole Santelli, secondo cui “l’escalation criminale in atto nella Sibaritide e, più in generale, in provincia di Cosenza impone al governo un’immediata terapia d’urto per quest’area del Paese”.  “Sono ancora sotto gli occhi di tutti – prosegue la parlamentare – le drammatiche immagini dell’auto bruciata il 19 gennaio scorso, dove hanno trovato la morte, proprio a Cassano, tre persone tra cui il piccolo Cocò. La situazione dell’ordine pubblico è di assoluta emergenza: è necessario mettere in campo un’azione forte, immediata, che dia ai cittadini la percezione concreta della presenza dello Stato in un territorio che non può essere abbandonato. Sono certa che l’impegno delle forze dell’ordine porterà in tempi brevi all’individuazione del responsabile di questo feroce delitto, ancora più grave perché va a colpire un uomo di Chiesa. A monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano e segretario generale della CEI – conclude Jole Santelli -, giungano i sensi della profonda vicinanza e della nostra partecipazione al dolore che in queste ore colpisce la comunità dei fedeli della sua Diocesi”.

Galati (FI): “Atroce e inammissibile delitto”

“Profondo sdegno e sgomento per la barbara uccisione del parroco di Cassano allo Jonio Lazzaro Longobardi”. E’ la dura reazione del deputato di Forza Italia, On. Giuseppe Galati, in riferimento all’episodio criminale avvenuto nel Comune del Cosentino. “Non ci sono parole – aggiunge - per commentare un gesto di una violenza inaudita che ha gettato nello sconforto l’intera popolazione. Mi auguro che le forze inquirenti possano individuare il responsabile di questa immane atrocità ed esprimo la mia vicinanza a tutta la comunità di Cassano allo Jonio ed al Vescovo Nunzio Galantino per la violenza subita”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA