Calabria, appalti pubblici grazie a funzionari. Nove gli arresti

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Reggio Calabria, 9 marzo - Un'organizzazione dedita alla manipolazione di appalti pubblici grazie alla compiacenza di alcuni funzionari pubblici corrotti è stata individuata dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria che sta conducendo un'operazione per l'esecuzione di 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed il sequestro di beni per 8 milioni di euro, tra cui tre società ed auto di lusso. Perquisizioni sono in corso in Provincia di Milano, Sondrio, Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria. Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e rivelazione di segreto di ufficio. L'operazione è condotta dai finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria di Reggio Calabria e vede impiegati circa 150 militari ed un elicottero della Sezione Aerea di Catania.Tra i nove arrestati figurano tre funzionari della Sorical, uno della Provincia di Reggio e un'altro dipedente dell'Ente  assegnato alla Stazione unica appaltante provinciale come usciere, oltre a 4 imprenditori.  Secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza nell'inchiesta denominata "Ceralacca", i funzionari pubblici consentivano agli imprenditori di accedere alla cassaforte dove erano conservate le offerte delle varie ditte che partecipavano alle gare di appalto. Gli imprenditori prendevano tutto l'incartamento e lo portavano nei loro uffici dove, dopo avere rimosso la ceralacca sulla busta (da qui il nome dell'operazione), controllavano le offerte degli altri e inserivano la propria che risultava quindi la migliore. Quindi richiudevano la busta e la sistemavano al suo posto in cassaforte. Così facendo, i quattro imprenditori riuscivano ad aggiudicarsi le gare di appalto.

Le persone arrestate e le società sequestrate

Mario Italo Torresani, di 54 anni, responsabile dell'ufficio gare e appalti di Catanzaro; Domenico Lamonica, di 32, segretario dell'ufficio gare e appalti, ed Antonio Scaramuzzino, di 31, funzionario: sono i tre dipendenti della Sorical arrestati dalla Guardia di finanza nell'operazione contro un'organizzazione dedita alla manipolazione degli appalti pubblici. I due dipendenti della Provincia di Reggio Calabria finiti in manette sono Antonio De Clarisi Stresa, di 55 anni, e Luigi D'Amico (65). Gli altri arrestati nell'operazione sono due persone omonime, Giuseppe Bagalà, di 55 e 34 anni; Carmelo Bagalà (53) e Francesco Bagalà (22). Sono state sottoposte a sequestro le società Isotech e Ediltech, entrambe con sede a Gioia Tauro e impegnate nel settore delle costruzioni, e Ime, con sede a Reggio Calabria, che gestisce il commercio all'ingrosso di materiale per costruzione e termoidraulica. Sequestrati inoltre sei automezzi tra autocarri e veicoli speciali ed un'automobile Volkswagen Tuareg.

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