Catanzaro - Storia dall’epilogo incerto termina con un lieto fine per una professoressa in pensione che si era persa nei boschi. “Stavo andando con la mia auto a Gagliano, quartiere Nord di Catanzaro, per partecipare alla messa in ricordo di un mio carissimo amico venuto a mancare qualche anno fa, quando ad un tratto non riuscivo più a trovare la chiesa. Ho percorso un po’ di strada e ad un certo punto mi sono trovata in campagna tra gli ulivi, da sola e smarrita. Gridavo aiuto ma nessuno mi sentiva”. È il racconto di Gabriella, una 79enne catanzarese ex insegnante delle scuole superiori che la sera del 21 gennaio ha fatto preoccupare tutti facendo attivare il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. Fortunatamente la donna, nonostante il freddo, la fame e la paura è riuscita a mantenere la calma riuscendo ad allertare sua sorella e i Carabinieri tramite il numero telefonico di emergenza 112. Gabriella ha detto ai Carabinieri di non sapere dove si trova e che la sua auto aveva la batteria scarica, ha freddo perché i finestrini elettrici sono rimasti abbassati, riesce a notare che la strada è sterrata ed intorno a se vede alberi di ulivi.
La disavventura di Gabriella
I Carabinieri dall’altra parte del telefono hanno cercato di mantenere un contatto costante con Gabriella, rassicurandola e nello stesso tempo cercando di localizzarla tramite le posizioni delle celle telefoniche. Gabriella si è persa nelle campagne di Gimigliano, un territorio particolarmente montuoso, fitto di vegetazione mediterranea, difficile da localizzare persino dall’alto. Però, i Carabinieri, non si sono arresi e hanno continuano anche tramite telefono a incoraggiare Gabriella e a darle forza. La donna ha trascorso la nottata in macchina, in aperta campagna, con le temperature che nell’ultimo fine settimana hanno sfiorato zero gradi, senza cibo e né acqua e soprattutto impaurita.
L’evento è stato anche segnalato alla Prefettura di Catanzaro per l’attivazione del piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. Tutti i Carabinieri disponibili nella provincia di Catanzaro, i Vigili del Fuoco e i volontari hanno partecipato alle ricerche che sono state ristrette solo quando il gestore telefonico di Gabriella ha comunicato l’area di localizzazione su una zona più circoscritta: Gimigliano inferiore. All’alba di sabato 22 gennaio è stato fatto alzare in volo dalla Prefettura di Catanzaro l’elicottero del 2° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Sirio” di Lamezia Terme perché a bordo ha una speciale attrezzatura che consente di amplificare le fonti di luce. L’equipaggio è rimasto in volo per circa 5 ore senza però trovare Gabriella. Attivato anche il personale del Soccorso Alpino e Speleologico come pure il Sindaco del Comune di Gimigliano allerta i volontari del soccorso. Il tempo stringe e l’elicottero dell’Esercito rientra per fare rifornimento, si alza in volo quello dei Vigili del Fuoco con a bordo il personale del Soccorso Alpino e Speleologico. Le ricerche si concentrano sull’area comunicata dal gestore telefonico di Gabriella e proprio quando l’elicottero sta per rientrare per fare rifornimento ecco finalmente l’avvistamento dall’alto di una macchia grigia. Sono le 15.30, l’elicottero si abbassa e quella macchia, con sollievo di tutti, è l’auto di Gabriella, una Polo grigia che si intravede tra gli ulivi. I soccorritori si calano dall’elicottero con un verricello, imbracano Gabriella, la portano a bordo e fanno immediatamente rientro all’aeroporto di Lamezia Terme perché ormai senza carburante. Gabriella è stata rintracciata in località Soluri, tra Gimigliano e Tiriolo, in un uliveto seduta lì nella sua auto impaurita, infreddolita credendo di aver perso ogni speranza. La donna è stata poi portata in ospedale: ora sta bene ed è tornata a casa, ci sono i figli ad aspettarla che si sono precipitati da Milano dove vivono.
La professoressa ha ringraziato “i suoi angeli custodi”, come li ha chiamati, inviando loro due piante arrivate in caserma ai Carabinieri di Gimigliano e a quelli della Centrale Operativa di Catanzaro. Questa mattina le voci dei due Carabinieri che Gabriella sentiva al telefono durante la sua disavventura hanno avuto un volto, i due operatori del 112 insieme al Comandante della Stazione di Gimigliano, che ha partecipato alle ricerche dall’inizio fino alla fine, hanno bussato alla porta di casa ringraziandola del dono e a loro volta ricambiando con la consegna del Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri.
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