Zuccatelli nuovo commissario sanità Calabria – Le reazioni

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Catanzaro - Arrivata, nella tarda serata di ieri, la nomina di Giuseppe Zuccatelli, indicato in Consiglio dei ministri per il ruolo di nuovo commissario per la Sanità in Calabria. Fino a ieri dirigente di ospedale e policlinico di Catanzaro, è risultato, inoltre, nei giorni scorsi, positivo al covid e si trova in quarantena. Designazione che sta dividendo nuovamente la politica.

REAZIONI

Tallini: “Con Zuccatelli dalla padella alla brace”

“Dalla padella alla brace. Dal generale cinquestelle che non sa nulla di sanità e chiede aiuto alla ‘signora Maria’ al comunista amico di Bersani secondo cui ‘le mascherine non servono ad un c…’ e ci si infetta solo ‘se ci si bacia con la lingua in bocca per quindici minuti’. Povera Italia, povera Calabria, in che mani sei caduta”. È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini che soggiunge: “Dopo il grottesco show televisivo di Cotticelli, ci si aspettava una nomina di alto profilo, sganciata dalle logiche di partito e invece il ministro della salute Speranza, pupillo di Bersani, ha pensato bene di affidare i pieni poteri sulla sanità calabrese ad un cosiddetto ‘esperto’ che nel curriculum può vantare solo la tessera di Liberi e Uguali. Una vergogna senza fine. Speranza doveva dimettersi perché il generale Cotticelli, nella sua disarmante ingenuità, ha ammesso che il Ministero non ha fatto nulla per predisporre il Piano antiCovid per la Calabria, facendo passare addirittura due mesi per un parere. Per colpa di Speranza e del ‘suo’ commissario Cotticelli, la Calabria è stata lasciata senza difese, senza il Piano anticovid, senza soldi (non si ha notizia di dove siano finiti 70 milioni di euro). Ma da oggi possiamo stare tranquilli. In Calabria, anche se siamo Zona Rossa, possiamo passeggiare senza mascherine, l’importante è che non ci si baci per più di 15 minuti. Al resto ci penserà il candidato di Liberi e Uguali nel collegio della Camera di Cesena, sì proprio quello che ha bocciato la proposta, ampiamente condivisa, di realizzare un centro anticovid nel padiglione di Villa Bianca a Catanzaro”. “Ora più che mai - conclude il Presidente del Consiglio regionale - mi convinco che dobbiamo alzare le barricate, che dobbiamo reagire con l’orgoglio di cui noi calabresi siamo capaci, a questi atti brutali, compiuti da un Governo inetto ed incapace che sta portando l’Italia verso il baratro e che guarda alla Calabria solo come una terra dove piazzare vecchie cariatidi funzionali al sistema politico e affaristico della sinistra del nord Italia”.

Falcomatà: “Nomina Commissario calata dall'alto e senza alcuna concertazione”

"Apprendiamo dalla stampa della nomina del nuovo Commissario straordinario per la sanità calabrese. Pur non esprimendo giudizi sulla qualità della persona individuata, non possiamo che constatare, con grande rammarico, che il metodo utilizzato sia esattamente lo stesso che come sindaci abbiamo contestato". Lo afferma in una nota il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "Nonostante la richiesta di coinvolgimento avanzata da tutti i sindaci della Città Metropolitana - ha aggiunto il sindaco - assistiamo all'ennesima nomina calata dall'alto, senza alcuna concertazione, senza alcuna condivisione, senza il coinvolgimento del territorio e di chi quotidianamente lo rappresenta. Proprio per questo, la protesta dei sindaci continuerà nelle sedi opportune".

Salvini: “Conte non vuole bene alla Calabria”

"Prima un commissario alla Sanità (Cotticelli) che non sapeva di doversi occupare di emergenza Covid, ora un sostituto (Zuccatelli) premiato per la militanza a sinistra e che diceva: 'Se fossi positivo devi stare con me e baciarmi per quindici minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi il virus!'. Governo di incapaci e pericolosi. È ufficiale, Conte non vuole bene alla Calabria''. Lo afferma il segretario della Lega Matteo Salvini.

Lega Calabria: "Governo continua a politicizzare la sanità per scopi elettorali"

"Com'era la storiella che il Governo non stesse usando la sanità come arma elettorale sulle spalle della gente? Non contenti, dopo lo scandalo Cotticelli, il Governo rincara e nomina Zuccatelli, uomo di Bersani e Speranza politicamente schierato da sempre. Prima amministratore del PD, poi addirittura candidato alla Camera con LeU. Non contento ha iniziato a fare politica anche in Calabria opponendosi alla creazione dell'ospedale Covid di Catanzaro in sintonia con il PD. Siamo allo scempio più assoluto, senza ritegno né pudore. Non abbiamo tempo da perdere, la Calabria deve avere risposte subito non personaggi che antepongono la strategia elettorale alla salute dei cittadini. Dopo la proroga del commissariamento, la zona rossa di chiara natura politica, adesso anche un emissario con il mandato chiaro di fare strategie elettorali sulla pelle della gente. Quando finirà questo squallore? Quando si fermerà questo sciacallaggio nauseante?". Questa la nota congiunta della Segreteria Regionale e del Gruppo Regionale della Lega Calabria.

Ferro (FDI): "Premiata non competenza ma militanza a sinistra, ecco cosa intendevano per Calabria Zona Rossa"

"Dopo la figuraccia rimediata dal generale Cotticelli, e ancor più dal governo che l’ha nominato alla guida della sanità in Calabria, speravamo che l’individuazione del nuovo commissario rispondesse esclusivamente ai requisiti della professionalità e della competenza, e non a quelli dell’appartenenza politica. Invece il presidente Conte e il suo governo hanno dimostrato di utilizzare il commissariamento per tenere le mani sulla sanità calabrese". E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia Wanda Ferro, che prosegue: "Il generale Cotticelli è stato utilizzato come capro espiatorio, e si è consumato un ribaltone nella stessa maggioranza, con il defenestramento di  un commissario sponsorizzato dai cinque stelle e la promozione di un politico organico all’ala sinistra del governo. Ecco cosa intendevano per Calabria zona rossa. Zuccatelli è stato infatti un amministratore del Pd, vicino a Bersani e candidato alla Camera con Leu. Fallito l’ingresso in Parlamento, Zuccatelli è stato gratificato dal ministro Speranza con una serie di incarichi in Calabria, tra cui quelli di commissario dell’ospedale e del policlinico universitario di Catanzaro. È stato lui ad opporsi, insieme al Pd, alla realizzazione dell’ospedale covid a Catanzaro, entrando in forte conflittualità con il rettore dell’Università. Zuccatelli è responsabile quanto Cotticelli dei ritardi nell’organizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza covid. Ma per il governo poco importa, l’esperienza di Cotticelli non ha insegnato nulla. La salute dei cittadini resta ai margini delle decisioni mentre l’unico obiettivo è quello di mantenere la sanità calabrese in una condizione di precarietà, per giustificare la indebita e ingiustificata sottrazione della gestione al governo regionale eletto dai cittadini. La nomina di Zuccatelli risponde ad una logica di lottizzazione, e dimostra come la proroga del decreto Calabria sia stata un atto di prevaricazione politica, per questo chiediamo al presidente Mattarella di non firmare il decreto".

Calderoli: "Calabria umiliata, governo perde la bussola"

"Il Governo ha perso la bussola e rischia veramente di fare danni enormi alla salute dei cittadini. Il caso Calabria, senza un piano anti Covid a novembre inoltrato, è sotto gli occhi di tutti. E sono sotto gli occhi di tutti le immagini che arrivano da Napoli, definita zona gialla non a rischio dal Governo, dove i tg mostrano la sera scene preoccupanti con pazienti curati con l'ossigeno nella propria auto nei parcheggi esterni degli ospedali. Da Napoli arrivano allarmi continui degli amministratori locali eppure il Governo li ignora. È ancora più grave poi che il professor Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, nelle interviste dica di essere convinto che Napoli andasse chiusa: ma perché lo dice nelle interviste ma non al suo ministro? Se Riccardi lo ha detto e il ministro Speranza non lo ha ascoltato dovrebbe dimettersi per dignità, non essendo ascoltato. Se non lo ha detto al ministro allora si tratta di una gravissima omissione perché Napoli è rimasta aperta. Prima la Calabria, ora Napoli, questo Governo sta scherzando con il fuoco di una pandemia, rischiando una tragedia sanitaria". Lo dichiara il senatore della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

Bernini: "Accanimento diabolico del governo" 

"Dopo il fallimento di Cotticelli, sponsorizzato dalla ex ministra della Salute, il governo per rimediare ha scelto lo stesso criterio nominando commissario alla Sanità calabrese un esponente del partito dell'attuale ministro, le cui competenze sono quantomeno discutibili. La lottizzazione resta dunque l'unica cifra politica di questa maggioranza, che invece di ammettere i suoi errori li sta facendo pagare a un'intera regione costretta al lockdown solo per colpa delle scelte sciagurate dei due governo Conte. Un accanimento diabolico". Lo afferma in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

Molinaro: "Zuccatelli non ha titoli per Commissario"

"La Sanità della Calabria ha la drammatica necessità che, dopo lo sfascio che ha prodotto Cotticelli, sia guidata da un soggetto qualificato, con competenze e professionalità certificate. Zuccatelli non ha i titoli per fare il Commissario. Il suo è un curriculum da politico non eletto e non da idoneo a dirigere la Sanità in una qualsiasi regione italiana". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro. "Pretendo che in Calabria - aggiunge - si applichino le leggi dello stato italiano non quelle di casa Speranza, Ministro della sanità, collega di partito del dott. Zuccatelli. Tra le leggi dello Stato italiano c'è il decreto legislativo 4 agosto 2016, n.171, che ha istituito l'Elenco nazionale idonei all'incarico di direttore generale Enti del Servizio sanitario dazionale. E' l'elenco a cui, per legge, si deve attingere quando si sceglie il direttore generale di un'azienda sanitaria. Ed è un elenco a cui si accede dimostrando di possedere i titoli necessari a garantire la professionalità e la competenza che serve per gestire un'azienda sanitaria.Ebbene il dott. Zuccatelli, che il Consiglio dei Ministri di ieri sera ha indicato per il ruolo di Commissario per la sanità calabrese, non è abilitato all'iscrizione nell'elenco degli idonei. Dunque non può essere nominato". "Noi calabresi - dice ancora Molinaro - siamo proprio antipatici al duo Conte-Speranza. Prima hanno tentato di rifilarci il generale Cotticelli per altri tre anni con la conferma dell'incarico di Commissario avvenuta 3 giorni fa. Poi si sono rimangiati tutto, semplicemente perché una trasmissione televisiva del servizio pubblico, ha messo in piazza le oscenità di Cotticelli che stiamo denunciando da anni, e che il Ministro della Sanità non poteva non conoscere. Ora il duo Conte-Speranza ci riprova a darci la fregatura. Nominando un abusivo. Già nominato peraltro da Cotticelli prima a Cosenza e poi a Catanzaro. Già questo basterebbe. Zuccatelli non può fare il Commissario per la Sanità calabrese perché non ha i titoli per farlo. C'è bisogno di professionalità e non di compagni di partito che non riescono ad essere eletti a casa loro (Cesena) e sono rifilati a noi per compensarli della fedeltà di partito. Vogliamo professionalità certificata per la sanità calabrese. E se il duo Conte-Speranza non ci ascolta, faremo di tutto per rappresentare la situazione al Presidente della Repubblica".

Meloni: "Zuccatelli da sempre organico alla sinistra"

"Questo signore è Giuseppe Zuccatelli, il nuovo commissario alla Salute della Regione Calabria nominato dal Governo Conte, in sostituzione del precedente commissario (sempre nominato da Conte) che nemmeno sapeva di essere responsabile dell'emergenza anti-Covid. Tra i grandi meriti di Zuccatelli quello di essere da sempre organico alla sinistra, fin dai tempi del PC, e di essere stato candidato di LeU (partito del ministro della Salute). Ecco con quali criteri il Governo PD - M5S sceglie a chi affidare la salute dei cittadini". Lo scrive sui social network la leader di Fdi Giorgia Meloni.

Furgiuele: “Ennesimo atto di discriminazione verso i calabresi”

Un politico mascherato da tecnico al posto di Cotticelli, un signore che ha già dato prova scarsissima delle proprie capacità in Calabria. Eccolo il sostituto di Cotticelli. Avevo detto in tempi non sospetti che Giuseppe Conte e il ministro speranza ci avrebbero rifilato l'ennesima patacca, ed eccola qui, sotto gli occhi stupefatti di tutti anche di molti di centro-sinistra. Perché non era questa la soluzione, perché era lecito aspettarsi qualcosa di più dopo lo scempio della sanità calabrese che il governo Nazionale aveva perpetrato e giustificato salvo poi tirarsi indietro con iln siluramento fuori tempo massimo di Cotticelli.  Se non fosse che arriva in un contesto drammatico, la nomina di Zuccatelli a improbabile salvatore della nostra salute ad opera del governo Conte, sarebbe una barzelletta, l'ennesima. Invece è la prova plastica, evidente ed avvilente di quanto l'esecutivo nazionale consideri poca cosa la Calabria. Un atto di discriminazione istituzionale senza precedenti che, lungi dal quietare gli animi delle tante persone esasperate in questa nostra martoriata terra, finirà per creare nuovi problemi, anche di ordine sociale perché Zuccatelli non è uomo capace di rasserenare l'ambiente, bensì è una personalità divisiva.  Mai governo si era mostrato così nemico dei calabresi, mai eravamo scesi tanto in basso. Ma i calabresi si faranno sentire, in molti si faranno sentire nelle piazze in Parlamento perché il governo sta giocando con il sacrosanto diritto alla salute della nostra gente. Cosa che non gli permetteremo più”. Lo afferma il deputato della Lega On. Domenico Furgiuele.

Talarico (Udc): "Zuccatelli è la peggiore scelta che il governo avrebbe potuto fare"

“Il governo Conte colpisce ancora. La Calabria meritava altro specialmente  in questa situazione difficile che vede la nostra regione zona rossa. Dopo quanto accaduto sarebbe servita una scelta chiara di discontinuità con il passato e l’individuazione di una persona di grande esperienza, operativa e concreta per ricoprire il ruolo di commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario”. Ad affermarlo è il segretario regionale dell’Udc Francesco Talarico che prosegue: “Avremmo gradito un confronto con il territorio e con le Amministrazioni in modo da poter arrivare ad una scelta concertata su un profilo di alto livello istituzionale e amministrativo in grado di recuperare il troppo tempo perduto. Zuccatelli, invece, lo abbiamo già conosciuto e visto all'opera a Catanzaro e Cosenza con risultati negativi. La decisione del governo Conte non convince né nel metodo, né nel merito. Il nuovo commissario, che andrà ad operare in un momento assai difficile e con le strutture sanitarie calabresi in grave difficoltà, avrebbe dovuto essere scelto per indiscutibili meriti sul campo e per spiccate competenze, una figura superpartes e non scelto esclusivamente perché facente parte dello stesso partito del ministro alla Salute Roberto Speranza”. “Purtroppo siamo costretti a prendere atto – conclude Talarico - della peggiore risposta che il governo potesse dare alla nostra regione con una scelta che non pensa alla qualità del sistema sanitario, ma esclusivamente alla gestione della sanità per ottenere vantaggi elettorali in vista delle prossime elezioni regionali. Pare evidente che la toppa, messa troppo frettolosamente, sia stata peggiore del buco”.

Associazioni lametine: “Perché politica partitica non riesce a trovare di meglio”

“Scura doveva farci rientrare dal dissesto economico e ci ha lasciato con gli stessi problemi di sempre e con più debiti, Cotticelli e la sua “badante” Maria nemmeno si erano accorti che siamo in piena pandemia e che erano loro a dover far il Piano anti Covid, ora il Governo Conte/Speranza ci hanno mandato uno Zuccatelli (quando si dice nomen omen!) che sul coronavirus è pure negazionista o quasi. Bisogna davvero interrogarsi sul perché la politica partitica non riesca a trovare di meglio di uno che 6 mesi fa, non il secolo scorso, riteneva che per poter contrarre il coronavirus da un positivo devi baciarlo per 15 minuti e con la lingua. A parte l’inevitabile ironia sulle sue capacità di resistenza negli approcci amorosi, questo neo Commissario al piano di rientro della sanità calabrese, investito di super poteri come Superman e che mantiene ancora le cariche di Commissario delle due Aziende Ospedaliere Pugliese-Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro, dovrebbe spiegarci perché lui si ritenga adatto al nuovo compito visto che a Marzo scorso era già stato messo alla gogna da Report proprio per l’incapacità dimostrata nella gestione della pandemia nella sua veste di Commissario, allora, anche dell’ASP di Cosenza (proprio una mania da collezionista di commissariamenti, la sua!). Le sue spiegazioni di oggi sono infatti peggiori del male. Sostenere che a maggio di quest’anno, ancora in pieno lockdown, lui sottovalutasse (sostanzialmente negasse) la grave contagiosità del Covid, nel mentre scorrevano da Bergamo le immagini dei camion militari con le bare dei tanti morti e da tutti gli ospedali italiani quelle del personale sanitario rinchiuso in degli scafandri o con sul volto le cicatrici da uso continuo delle mascherine, fa ribollire il sangue. E sostenere a sua scusa che quella era solo una conversazione privata, ci spinge addirittura a pensare ad una possibile doppiezza di un uomo che avrà in mano i destini della sanità calabrese e in fondo la salute ed i destini di noi tutti. La figuraccia in TV è costata a Cotticelli la poltrona. Ci chiediamo perché le tante figuracce di Zuccatelli gli debbano assicurare questa super promozione. Ci ragionino i partiti ed i ministri. È questo che alimenta il dilagante populismo contro la casta. Ed è questo che poi alla fine spinge tanti a rinunciare perfino a votare. E non vorremo ritornare ad assistere a scene estreme di restituzione delle schede elettorali, come quando si trattò di difendere il Tribunale di Lamezia”. È quanto affermano dal Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Tribunale di Diritti del Malato, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Osservatorio Sociale San Nicola.

Cgil-Cisl-Uil chiedono incontro a nuovo Commissario

Cigl, Cisl e Uil Calabria, in una nota a firma dei rispettivi segretari generale, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, chiedono al Commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli "un incontro, da espletare già nelle prossime ore, per fronteggiare la grave situazione della sanità in Calabria". Cgil, Cisl e Uil Calabria, da diverso tempo ormai - si aggiunge nel comunicato - non solo hanno denunciato in tutte le sedi istituzionali, ed anche al Ministro Speranza in prima persona, quelle che sono le carenze note e meno note del settore sanitario, ma hanno soprattutto avanzato delle proposte concrete, delle soluzioni che non hanno mai visto realizzazione per la mancanza di un confronto serio e strutturato, peraltro più volte richiesto, con il commissario uscente Saverio Cotticelli. Un confronto che è mancato e ci ha impedito anche di avere quella chiarezza rispetto ai passaggi strutturali che sono stati realizzati durante le prima ondata del contagio da Coronavirus. Passaggi che, come in altre regioni, sono stati distribuiti per responsabilità con ricadute di tipo regionale, di tipo commissariale e di tipo governativo". "Le novità di queste ultime ore, maturate dopo le gravi affermazioni registrate dalle telecamere di 'Titolo quinto' - sostengono ancora Sposato, Russo e Biondo - sono assai gravi, ma è ancor più grave il fatto che il Piano di emergenza anti Coronavirus esistesse, fosse stato firmato dallo stesso commissario Cotticelli, che invece ha balbettato davanti alle domande serrate del giornalista assumendosi le responsabilità per la mancata applicazione del Piano di emergenza anti Coronavirus, Ma, soprattutto, assume una gravità non scusabile il fatto che, davanti alle necessità del territorio nella lotta al Covid, al fatto che il Governo avesse approvato il Piano predisposto dal commissario Cotticelli, lo stesso non sia stato attuato. E' bene ricordare che questo Piano prevedeva una serie di cose di straordinaria importanza in questa delicatissima fase, non più rinviabili, come il potenziamento delle terapie intensive e sub intensive, e l'aumento dei posti disponibili negli ospedali calabresi per affrontare, senza patema d'animo, la probabile crescita esponenziale dei contagi. Così come non è più rinviabile l'indicazione di un ospedale Covid che diventi punto di riferimento per l'intero territorio regionale. La stessa attenzione, poi, dovrà essere prestata alla sanità territoriale, per troppi anni abbandonata al proprio amaro destino, paralizzata da tagli lineari che l'hanno depotenziata e resa di fatto ininfluente sulle dinamiche sanitarie regionali. Il Covid, però, ha reso il re nudo, ha messo in risalto i ritardi e le inefficienze e reso clamorosi gli errori e gli abusi del passato. L'emergenza Coronavirus ha detto chiaramente che è necessario potenziare gli ospedali di periferia e rendere operative le 38 Unità speciali di continuità assistenziale per offrire i servizi domiciliari ai pazienti Covid-19". "Pertanto, a questo punto - concludono i segretari generale di Cgil, Cisl e Uil della Calabria - chiediamo l'avvio immediato di un confronto con il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli, ma chiediamo anche, riservandoci su questo di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro, di conoscere tutte le responsabilità, le negligenze diffuse che stanno mettendo la Calabria in seria difficoltà nella gestione della seconda ondata di contagi da Coronavirus. Quanto si è registrato sino ad oggi non è accettabile. Vanno perseguite tutte le responsabilità perché si sta presentando un'opportunità irripetibile per la Calabria: recuperare alla legalità un settore importante per la nostra regione sia dal punto di vista sociale che da quello economico".

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