Lamezia Terme – Cerimonia di insediamento per 5 nuovi magistrati al Palazzo di giustizia lametino: si tratta nell’ordine di Maria Concetta Pezzimenti, Alessia Iavazzo, Martina Paolino saranno giudici al Tribunale e di Marica Brucci e Giuseppe Falcone pm per la Procura. I cinque giovani ingressi hanno preso servizio in sostituzione dei magistrati andati via per diverse motivazioni. Il sottorganico lasciato alla corretta funzione della macchina della giustizia lametina è stato descritto, nello scorso febbraio, dal Procuratore Salvatore Curcio come un rilevante problema da prendere in seria considerazione. I magistrati hanno giurato e firmato nell’aula Garofalo davanti al presidente Bruno Brattoli che ha recitato loro la formula di rito ‘all’immissione in possesso delle loro funzioni giudiziarie’, Maria Teresa Carè e il procuratore Salvatore Curcio.
Brattoli durante la breve cerimonia ha tenuto a elogiare i cinque nuovi ingressi e ringraziare i presenti nell’Aula fra cui le forze dell’ordine, i colleghi magistrati, gli avvocati e altri funzionari e impiegati del Palazzo di giustizia: “Un ingresso il loro fondamentale perché, oltre a sopperire la carenza di organico cui grazie al prezioso ‘sacrificio’ dei colleghi siamo riusciti a far fronte, saprà dare un segnale positivo al nostro Tribunale. Inoltre - ha rafforzato - questo deve essere per voi un giorno speciale in quanto inizierete la vostra carriera assieme all’alta qualità di un attento e scrupoloso personale giudiziario, corredato dalla professionalità delle forze dell’ordine”. A fare eco al breve intervento di Brattoli è il procuratore Curcio il quale ha sottolineato la lodevole missione che i nuovi magistrati dovranno portare a termine e che deve essere improntata nel segno di rapporti tesi alla reciprocità fra avvocati e magistrati, nonché “verso tutta la società”. “il vostro - ha annunciato - il Procuratore, sarà la coronazione di un percorso irto di difficoltà e studi, vi aspetta dunque - ha continuato - un compito assai difficile consistente nell’amministrare la giustizia per il popolo, pertanto guadagnerete la vostra legittimazione agli occhi della gente con l’imparzialità che metterete in campo, unita all’umiltà e al rispetto verso i vostri interlocutori”. A dare un caloroso benvenuto, foriero di soddisfazioni, è stato il tesoriere dell’Ordine degli Avvocati Gennaro Teodoro Palermo intervenuto al posto dell’avvocato Antonello Bevilacqua. Palermo nel concludere la cerimonia ha evidenziato allo stesso modo di Brattoli e Curcio la fondamentalità del rispetto reciproco fra avvocatura e magistratura, una combinazione basilare che, “saprà dare risposte celeri agli assistiti bisognosi di giustizia”.
Francesco Ielà
© RIPRODUZIONE RISERVATA