Taglio del nastro per il Giardino dei Giusti all’Istituto comprensivo “Sant’Eufemia Lamezia” - VIDEO

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Lamezia Terme - In occasione della Giornata Europea dei Giusti, istituita nel 2012, per commemorare tutti coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi, anche gli alunni dell'Istituto comprensivo “Sant’Eufemia Lamezia” hanno dato il loro personale contributo. Gli alunni delle quarte classi hanno commemorato questa giornata con due diversi momenti, il primo nell’aula magna della scuola e il secondo in cortile dove ha preso vita “Il nostro Giardino dei Giusti”. I piccoli, protagonisti di un percorso educativo teso a sensibilizzare su quanto accaduto in passato con la Shoah, hanno deciso di dedicare ad un “Giusto” un albero d'ulivo, simbolo di valori umani universali. Il “Giusto” scelto è Primo Levi che ha trasmesso agli alunni la forza etica di un messaggio universale con la sua storia di testimone della Shoah.

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Antonio e Francesco, della quarta C, hanno introdotto l’argomento leggendo un breve testo biografico su Primo Levi, mentre Manuela e Sofia della quarta B hanno letto un testo descrittivo sulla nascita del primo “Giardino dei Giusti” a Gerusalemme, di quello di Milano e dell’alto valore che questi Giardini sparsi per il mondo hanno. Questo per perpetrare la memoria delle figure esemplari di resistenza morale che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni e difeso i diritti umani ovunque questi fossero calpestate. Martina e Mattia della quarta A hanno letto il testo “Il nostro Giardino dei Giusti” spiegando il percorso educativo che l’hanno portati a questa giornata. Francesco, Pietro e Alessia hanno letto un loro personale testo poetico, composto sulle tematiche trattate nella “Giornata dei Gusti”. Gli alunni delle tre classi in forma corale hanno concluso la prima parte della cerimonia con la canzone “Gam Gam”, il cui testo è un salmo biblico cantato dai bambini nei campi di sterminio mentre si avviavano verso le docce di gas letale. Il canto è stato accompagnato con pianoforte e flauto dalle docenti Daniela Iannello e Rita Critelli.

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La Dirigente Fiorella Careri ha precisato che: “Questi non sono momenti estemporanei, che terminano con la fine della cerimonia, deve essere un percorso costante che deve portare questi ragazzi all’educazione, alla memoria. Se non riconoscono ciò che è stato, difficilmente possono poi difendersi da quello che potrà avvenire”.  Presente anche il sindaco Paolo Mascaro che nel prendere la parola ha evidenziato che si tratta di un’iniziativa “importante”. “Dobbiamo avere sempre il ricordo quale faro del nostro quotidiano agire- ha detto rivolgendosi ai bambini - perché quando vedete in televisione quelle foto sbiadite in bianco e nero, di orrori e obbrobri che vi sembra impossibile che l’umanità abbia conosciuto, purtroppo noi l’abbiamo al nostro fianco quando quell’obbrobrio si nasconde nell’insensibilità, nell’intolleranza, nell’alzare muri e chiudere i porti”. Insieme al sindaco Mascaro presente anche l’assessore alla Pubblica Istruzione Simone Cicco. Prima del taglio del nastro e della scopertura della targa commemorativa dedicata a Primo Levi, Vincenzo, Francesco e Anastasia delle tre classi hanno declamato la poesia “Se questo è un uomo” con sottofondo musicale del flauto suonato dalla docente Critelli.

A.B.

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