Mammina cara e Norman

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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I Norman (chiamerò così per identificare i soggetti orfani maschili di mamma) iniziano un’esistenza da taglia e incolla. Se peggiora con il dolore da incarnazione lo ritrovi negli stessi luoghi dove andava mammina cara (altro titolo di un film dedicato dalla figliastra a Joan Crawford). Se Norman non si riprenderà mai lo ritroverai proprio nello stesso supermercato negli stessi reparti e agli stessi orari. Ogni pensiero e azione della sua giornata sarà sempre una citazione delle sue massime del tipo: il sugo deve bollire tot minuti, le donne non devono entrare in questa casa. Nel film drammatico “Mammina cara” invece dedicato a Joan Crawford (attrice scomparsa) la figliastra la detestava per le cattiverie ricevute nel corso della sua vita. Se il Norman in questione è patologico serio si vestirà sempre in nero, e ricalcherà i suoi comportamenti perché per lui la genitrice era e sarà sempre la perfezione. La casa sarà tappezzata dalle foto della defunta come se fosse una rockstar, cucinerà come lei sarà dispotico perché le mancherà e non saprà come reagire se non con crudeltà e cattiverie verso il prossimo. Ti parlerà del medico che l'ha seguita quando non stava bene, delle sue parole di disgusto verso di lui e della sua bellezza fino all’ultimo respiro. Tutto questo è si la trama del film più ansiogeno di Hitchock ma anche di quello più verosimile anzi simile alla realtà di chi rivive la vita come se fosse lei. Andrea (per esempio) diventerà in tutto e per tutto la mamma di Andrea. Se il soggetto parlerà per casa come se lei ci fosse chiamate Crepet o Andreoli. Questo articolo è tratto da soggetti realmente esistiti e esistenti in circolazione.

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